Totti, trovati i Rolex! Sono in vendita in alcune gioiellerie a MonteCarlo, ma l’ex moglie non c’entra nulla

TOTTI E L’ANTIRICICLAGGIO, L’AVVOCATO DI ILARY BLASI: «LEI NON SAPEVA NIENTE DEI MOVIMENTI DI DENARO»

Estratto dell’articolo di Niccolò Dainelli per www.leggo.it

«In merito alle illazioni mosse da alcuni organi di informazione, l’avvocato Alessandro Simeone, nell’interesse della signora Ilary Blasi, precisa – in una nota – che la propria assistita nulla sapeva dei movimenti di denaro da e per l’estero evidenziati nell’inchiesta del quotidiano La verità e segnalati come sospetti dagli organi competenti.

È dunque impossibile – continua l’avvocato a nome di Ilary Blasi – che le notizie siano state fatte trapelare dalla signora Blasi, come malignamente ipotizzato nel tentativo maldestro di coinvolgerla in eventi a cui è estranea. D’altra parte, i conti oggetto di segnalazione erano di pertinenza esclusiva del signor Totti e la moglie, con la fiducia che contraddistingue ogni solido rapporto matrimoniale, non ha mai effettuato su di essi alcun tipo di controllo».

2. SU TOTTI RESTA L’OMBRA DELLE SCOMMESSE A RISCHIO IL SUO RUOLO PER LE OLIMPIADI

Giacomo Amadori per “La Verità”

Chi trova un amico trova un tesoro. Per avere conferma citofonare D.M., compagno di zingarate di Francesco Totti, che ieri ci ha raccontato di aver ricevuto in prestito dall’ex capitano della Roma 160.000 euro (con due bonifici datati 8 luglio e 3 ottobre 2016) che non ha mai restituito e altri 80.000 nell’agosto scorso, questa volta inviati sul conto corrente della suocera, per non dare troppo nell’occhio.

Nella versione di D.M. si tratterebbe di denaro che avrebbe ottenuto in un momento di difficoltà economica e non per altri motivi. Non certo, per esempio, per fare scommesse al posto di Totti. D.M. ci ha spiegato che la passione delle puntate, anche sul calcio, è sua e che le vincite per un totale di 87.000 euro in pochi mesi le ha fatte lui utilizzando i soldi della pensione dei suoceri.

Ma l’intervista di questo quarantaseienne in presunta difficoltà ieri ha suscitato l’ilarità di chi conosce bene lui e la moglie A.M.. I due infatti non danno proprio l’impressione di passarsela male. Anzi l’uomo è stato avvistato più volte sotto l’ufficio della compagna, in zona Olimpico, a bordo della Porsche Cayenne che, almeno sino a qualche settimana fa, era intestata a suo nome.

I nostri lettori arricceranno il naso nell’immaginare il povero D.M., bisognoso di ripetuti prestiti, che sgomma per le vie di Roma su un bolide da quasi 100.000 euro. E non solo su quello. Infatti sarebbe stato visto alla guida anche di una Lamborghini Urus gialla fiammante. «La Lamborghini? È di Francesco» ci ha spiegato ieri a caldo. Per poi correggersi parzialmente: «Degli amici nostri hanno un noleggio». La moglie viaggia, invece, su una Mercedes Glb 180 D del 2020.

Ma i due coniugi hanno anche molti soldi sui conti correnti e due villette adiacenti ad Anzio di 6,5 vani e 4,5 più alcune pertinenze. Come detto, i due hanno pure una buona disponibilità di liquidi. Quest’ anno avrebbero fatto giroconti da 45.000 euro e 79.000 euro e avrebbero eseguito «traenze dirette» verso se stessi da 265.000 e 280.000 euro. Quasi mezzo milione di risparmi che D.M. ha giustificato così: «Sono sei anni che non tocchiamo gli stipendi, prendiamo 80.000 euro l’anno e poi abbiamo venduto la casa di mia suocera e ci sono arrivati 200.000 euro. Poi, siccome un periodo abbiamo litigato e non sapevamo come andava a fini’, avemo deciso che dei soldi che c’avevamo facevamo metà per uno così abbiamo aperto due conti diversi».

D.M., per la precisione, ha parlato di 10.000 euro al mese di entrate tra emolumenti e pensioni dei suoceri e di 80.000 euro di stipendi annui che i coniugi accantonerebbero da brave formichine, vivendo con l’assegno di anzianità dei genitori della donna. L’unico fuori programma sarebbero gli acquisti con l’e-commerce della consorte: «Mia moglie spende circa 1500 euro al mese online». A.M., a partire dal gennaio 2022, è stata promossa quadro nella società Sport e salute (controllata dal ministero dell’Economia), l’ex Coni servizi, e lo stipendio è salito a circa 45.000 euro annui, più o meno 10.000 euro in più rispetto a quello del marito, dipendente del ministero dell’Interno.

Ma qualcosa non torna. Infatti, se è vero che i due coniugi portano a casa salari che corrispondono a quanto dichiarato da D.M., si tratta di emolumenti lordi che vanno decurtati almeno del 30%. Perché l’uomo avrebbe dovuto gonfiare con noi le entrate famigliari? Non ci è chiaro. D.M. ci ha pure assicurato che Francesco Totti non avrebbe bisogno di lui per scommettere, se volesse, sulle partite di calcio, non essendo più un giocatore professionista.

i rolex griffati totti venduti a montecarlo 4

In realtà il Pupone resta un tesserato nel settore del pallone. Dal 23 marzo 2021 è iscritto al registro federale degli agenti sportivi domiciliati e, stando al nuovo regolamento, Totti può, quindi, operare nel mercato italiano, ma, ovviamente, non può scommettere. D.M. ci ha garantito, però, che i soldi che gli ha prestato l’ex campione del mondo non servirebbero per le puntate: «Io ce so’ stato in difficoltà, purtroppo. Però adesso non ce sto più. Io sono un amico di Francesco da quindici anni e visto che io e mia moglie abbiamo avuto dei problemi, non mi vergogno a dirlo, gli abbiamo chiesto un prestito e ce l’ha fatto».

Nonostante i presunti alti e bassi (per cui avrebbe ottenuto un finanziamento anche ad agosto) D.M. continuerebbe a scommettere nelle sale da gioco di un amico di Frascati, il trentaquattrenne C.M., investendo discrete sommette e portando a casa buone vincite.

Lui ha negato più volte che quelle puntate siano fatte per Totti, ma allora proprio non si spiegano quei prestiti infruttiferi a una persona con immobili, buono stipendio e una Porsche.

D.M. giura di non aver restituito sotto qualsiasi forma i suoi soldi al Pupone, il quale era finito già al centro di segnalazioni per operazioni sospette per la gran quantità di contante prelevato allo sportello.

In una sos si ricorda che nel 2016 Francesco aveva emesso assegni bancari a favore del fratello Riccardo per complessivi 230.000 euro e che il consanguineo ne aveva chiesto il saldo in contanti dopo che, nel 2015, aveva effettuato due ulteriori prelievi allo sportello per un totale di 90.000 euro. Operazioni che sarebbero state «motivate con generiche esigenze personali in linea con l’alto tenore di vita». Nel 2015 lo stesso Francesco Totti era stato segnalato per il ritiro di 100.000 euro in contanti e il fratello Riccardo, nel 2012, per l’incasso di 170.000 euro complessivi.

D.M. ha spiegato che tutto questo cash servirebbe al Pupone per aiutare i molti amici e parenti in difficoltà. Sarà, ma qualcuno sospetta che quel denaro possa servire per giocare a poker e scommettere in ricevitoria senza lasciar traccia. Ovviamente non v’ è certezza che queste ipotesi corrispondano alla realtà. L’amico ha escluso con forza che l’ex capitano della Roma frequenti bische «clandestine» o che possa puntare sulle partite di calcio.

In ogni caso Totti sembra avere necessità di molto contante anche quando va in trasferta nell’amata Monte Carlo, dove ha un conto aperto e invia bonifici milionari. Per esempio 1,5 milioni tra maggio 2017 e maggio 2018 e 1,3 tra agosto 2018 e gennaio 2020. Ieri il sito Dagospia ha pubblicato le immagini di alcuni cronografi con questa didascalia birichina: «Nell’estate 2020 un gioielliere di Monte Carlo vendeva i Rolex d’acciaio griffati Totti a 15.000 euro: si trattava di due orologi, uno con un numero 10 nel cinturino e nel retro della cassa, dove è stata incisa anche una data, 9 dicembre 2013 (giorno della festa di Natale della Roma, quando il presidente James Pallotta fece il prezioso cadeau a tutti i giocatori, ndr).

Nell’altro, invece, si può vedere la scritta As Roma. Provenivano dalla collezione del Pupone, grande habitué del casinò del principato? Bene visto che per giocare al casinò non serve presentarsi con le valigie zeppe di contanti (basta la carta di credito) a che serviva e per cosa tutto quel denaro contante?». La solita domanda, per ora, senza risposta.

Ieri abbiamo provato a contattare il titolare delle agenzie dei Castelli, senza fortuna.

Sappiamo solo che le vincite incassate da D.M. provengono dai negozi di scommesse Planetwin365 che è «il brand di punta di livello internazionale dei prodotti di betting e gaming del gruppo Sks365 Malta Ltd che sono autorizzati e regolamentati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dall’Mga maltese».

L’azienda gestisce sia attività online che «terrestri», come pure le scommesse sportive, poker e casinò online. Ma D.M. con noi ha sempre negato di essere il puntatore ufficiale di Totti: «C’ho tutte le ricevute io! Ho scommesso io, sui Mondiali pure, e ho vinto io. Una volta 3.000, una volta 5.000 euro. Non potendomi paga’ in contanti, mi fanno i bonifici. Capito? Fino a 1.999 me li darebbero cash, però, io me li faccio bonificare e quei soldi non li ho rigirati a nessuno».

Tutto questo gran chiacchierare sulle scommesse di Totti, in queste ore, avrebbe fatto aprire occhi e orecchie, al Comitato olimpico internazionale, essendo il campione «ambassador» ufficiale per le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Ricordiamo che il Cio aderisce all’Ipacs, la partnership internazionale contro la corruzione nello sport a cui aderiscono governi, organizzazioni intergovernative e organizzazioni sportive, tra cui il Coni.

L’Ipacs contrasta anche le scommesse illegali e le frodi sulle scommesse. Ovviamente si tratta di problemi che, allo stato attuale, non coinvolgono in alcun modo Totti, ma la passione per il gioco d’azzardo dell’ex bomber è considerata molto negativa a livello d’immagine. Fari accessi anche a Sport e salute, società che ha un codice etico stringente sul tema del riciclaggio. E le sos svelate dalla Verità e riguardanti una loro dipendente non sono passate inosservate.

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