Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti per www.repubblica.it
Tredici uomini, due donne. Tutti siriani, afghani, iracheni. Migranti che avevano deciso di provare a raggiungere l’Europa nascosti dentro uno degli autocarri imbarcati su una nave cargo in rotta dalla Turchia alla Francia.
[…] il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato solennemente la “cattura” dopo un’operazione in grande stile che ha visto impegnati per diverse ore gli incursori dei corpi speciali del battaglione San Marco della Marina militare, gli equipaggi di mezzi della Guardia costiera e della Guardia di finanza e, a sera, anche una cinquantina di uomini della squadra mobile di Napoli e della Gdf […] “Volevano tentare la fuga dalla nave via mare di notte”, la bizzarra ipotesi del ministro Crosetto.
Non si sa ancora chi siamo questi migranti trasformatisi improvvisamente in dirottatori che, due coltelli e un taglierino alla mano, hanno improvvisamente tenuto sotto scacco parte dell’equipaggio tentando anche di entrare nell’area blindata del ponte di comando da dove, però, il comandante della nave è subito riuscito a dare l’allarme chiedendo l’intervento urgente delle forze di polizia.
Assai improbabile che ci sia qualche legame con organizzazioni terroristiche. Più probabilmente i migranti imbarcatisi clandestinamente sono stati scoperti durante la traversata e qualcuno di loro ha reagito tirando fuori i coltelli e con un tentativo di aggressione che ha subito fatto scattare l’intervento della Marina italiana.
Adesso, in prima battuta, sarà la Procura di Napoli a cercare di accertare cosa sia veramente successo. I 15 migranti sono stati tutti arrestati, i 22 membri dell’equipaggio e alcuni passeggeri sono tutti illesi e dovranno ricostruire i fatti.
[…] Alcuni dei migranti, quelli armati, sono stati subito bloccati, gli altri hanno tentato di nascondersi e sono stati poi tutti individuati a sera quando il mercantile è stato condotto a Napoli. A dare la notizia dell’operazione, mentre era impegnato al Forum della Masseria di Bruno Vespa, è stato lo stesso ministro della Difesa Crosetto.
Galata Seaway, l’ammiraglio rivela: “Mai successo nella storia d’Italia”
tratto da Libero
Sul caso della nave turca sequestrata da un gruppo di immigrati clandestini a Napoli e liberata dalla nostra Marina, interviene l’ammiraglio in congedo Fabio Caffio, esperto di Diritto del mare. “Le misure di sicurezza hanno funzionato”, dice in una intervista a La Stampa, “la Marina ha dimostrato il suo eccellente addestramento”. Ma quello che è successo sulla Galata Seaway non ha precedenti nel nostro Paese: “Casi di clandestini che salgono sui mercantili accadono spesso. Questa volta le persone sono state scoperte e hanno reagito con la forza, prendendo possesso della nave. L’equipaggio si è chiuso nella ‘cittadella’, un luogo difeso creato dopo l’emergenza pirateria, dal 2008 in poi, per consentire alle navi di auto proteggersi. Non si tratta di un caso di pirateria dal punto di vista giuridico, che presuppone persone armate che per finalità di lucro assalga un’altra nave”.
In questo caso, prosegue Caffio, si è trattato di “violenza” e “a differenza di un caso di pirateria, per intervenire c’è stato bisogno del consenso dello Stato di bandiera, la Turchia. A quel punto è toccato all’Italia, visto che le coste più vicine erano le nostre”. Insomma, “tocca alla Marina, che ha funzioni di polizia dell’alto mare, ha mezzi adeguati e soprattutto è armata. È uno dei primi casi di abbordaggio coercitivo con elicottero della nostra storia. Non si sapeva bene quanti erano gli assalitori o come erano armati, la reazione non era prevedibile”, conclude l’ammiraglio, “ma il personale della Brigata San Marco è addestrato ed è riuscito a mettere in sicurezza la nave”.
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