Docente di inglese di Anna Frank e Virgilio che amava i viaggi e la bellezza. Attenta ai suoi studenti come persone, sempre pronta a incoraggiarli
CREMONA – In mezzo ai tulipani in Olanda, con alle spalle il Partenone in Grecia, le braccia aperte, il sorriso accogliente, mise da viaggiatrice impeccabile e instancabile. Queste alcune delle fotografie postate in Facebook che raccontano chi era Franca Zanelli, docente di inglese che ha intrapreso il suo ultimo viaggio troppo presto, portata via all’affetto dei suoi cari e dei colleghi di scuola, da una malattia rapida e impietosa.
Oggi pomeriggio nella chiesa di San Sebastiano, gremita di amici, colleghi, studenti ed ex studenti, questo era il sentiment: un’inspiegabile partenza anzitempo, come inspiegabile è sempre l’atto di andarsene, la morte che sopraggiunge.
La voglia di molti era quella di pensare Franca impegnata in uno dei suoi tanti viaggi. La passione per la sua materia: l’inglese, unita a quella per l’insegnamento facevano della professoressa Zanelli una docente speciale che aveva il pregio e il dono di essere contagiosa, di saper trasmettere l’amore per ciò che faceva e la curiosità per il mondo che doveva essere vissuto e conosciuto intensamente e con stile.
L’Europa come casa e il mondo come orizzonte: impegnata in progetti di scambi internazionali, nell’e-twining, prima alla Virgilio e poi all’Anna Frank. Laddove insegnava, nelle aule e fra i suoi ragazzi entrava quella voglia di viaggiare e di confrontarsi con altre culture che rendevano il suo modo di intendere la scuola sempre un po’ speciale, attenta ai suoi studenti come persone, pronta a incoraggiarli, anche con un cioccolatino e un sorriso.
E poi l’eleganza e la passione per le belle cose, i bei vestiti, uno charme naturale e mai ostentato, ma curatissimo senza essere artificioso. Nel foyer del Ponchielli con il suo inseparabile marito Ettore Buccellati non si perdeva uno spettacolo di prosa, appassionata di teatro come di cinema, donna curiosa che sapeva incarnare con eleganza, senza supponenza, perché conoscere il mondo per Franca Zanelli era farne esperienza per poi trasferirne emozioni e impressioni agli amici, ai colleghi, agli studenti per il solo e generoso piacere di non tenere per sé tutta la felicità accumulata vivendo e viaggiando.
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