Primo maggio, Schlein oltre le comiche: critica Meloni prima ancora che siano annunciati i provvedimenti sul lavoro, e annuncia una gita nelle fabbriche. Va a vedere come sono fatti gli operai in carne ed ossa

Schlein sfida Meloni sul decreto lavoro: “Una provocazione”. Tour nelle fabbriche

Domani la leader Pd a Portella della Ginestra, a giugno nella ex Whirlpool. “Il governo taglia le gambe al Paese”. Guerra: “Riapriamo i circoli operai”
Domani, primo maggio, sarà nel Palermitano, località Portella della Ginestra, dove nel ‘47 i banditi guidati da Salvatore Giuliano spararono contro i contadini che sfilavano per la festa dei lavoratori, 11 morti e svariati feriti. A giugno sarà nello stabilimento ex Whirlpool di Napoli. E poi ha in programma una batteria di “visite nelle fabbriche”, come racconta Cecilia Guerra, deputata, ex viceministra al Mef, che nella segreteria del Pd segue la delega del Lavoro.

Il Pd è pronto a dare battaglia al centrodestra a partire dalle Amministrative del 14 e 15 maggio, alleandosi, dove possibile, con le altre forze di opposizione e mettendo al centro i temi che stanno più a cuore ai dem, su tutti lavoro, sanità, scuola. A ribadirlo, nel corso di un tour in Piemonte a sostegno dei candidati sindaci, è la segretaria del partito, Elly Schlein, che, a ridosso del 1° maggio, parte proprio dal lavoro per sottolineare quelle che, nella sua visione, sono le mancanze del governo guidato da Giorgia Meloni.

Decreto lavoro, Cdm 1 maggio: schiaffone alla sinistra. E Schlein minaccia

“Siamo estremamente preoccupati dalla provocazione di portare il 1° maggio” in Consiglio dei ministri “un decreto che porta il lavoro nel nome ma spinge il lavoro precario di cui questo Paese non ha più bisogno. Anzi, vengano a chiedere alle giovani generazioni che ormai hanno paura del futuro, perché con contratti che durano pochi mesi senza sapere se saranno rinnovati, e con salari troppo bassi, è difficile costruirsi un futuro ed è difficile costruirsi una famiglia per chi lo vuole fare”, spiega. “Il messaggio è che c’è un nuovo Partito democratico che vuole mettere al centro il lavoro di dignità, non precario e non povero, la sanità, la scuola e il rispetto del clima, il rispetto dell’equilibrio che si è spezzato e va recuperato con il pianeta che abbiamo”. E il momento, sembra dire Schlein, è questo, soprattutto perché nel Pd “il clima è cambiato, siamo in una fase positiva, c’è una nuova speranza. È una grande responsabilità e la portiamo avanti con consapevolezza”.

Pronti, anche, ad alleanze in chiave anti-destra: “Si prova sempre a costruire nello spirito più unitario possibile delle alleanze che non siano fatte a tavolino ma siano costruite su un progetto per le nostre comunità. A volte si riesce a coinvolgere anche le altre forze di opposizione in Parlamento, a volte non si riesce, ma l’importante è tenere a mente che l’avversario comune in questo momento è la destra che governa questo Paese e che in questi giorni ha dimostrato di nuovo la sua inadeguatezza, non riuscendo a portare subito al voto e all’approvazione un documento importante come il Def, lasciando la sanità pubblica sguarnita delle risorse fondamentali, che servono per assicurare che non si continuino a tagliare i servizi ai cittadini nelle regioni, e poi naturalmente anche sul tema del lavoro”. Una sfida a una maggioranza “che non è neanche in grado di assicurare i suoi larghi numeri in Parlamento. Siamo qui a dare il senso che c’è un’alternativa”. Anche perché “sicuramente un buon risultato e una vittoria nelle amministrative di questa tornata saranno di buon auspicio anche in vista della sfida delle prossime regionali. La speranza è di riuscire a vincere e portare un cambiamento di cui le nostre comunità sentono sicuramente il bisogno”.

Schlein pone infine l’accento su uno dei temi centrali di questa fase politica: “L’atteggiamento rinunciatario del governo sul Pnrr continua a essere per noi fonte di grande preoccupazione. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione irripetibile per il Paese”. La sfida è lanciata, e parte dai territori e da un voto amministrativo che potrà già dare una prima indicazione dell’impatto della segreteria Schlein sulle speranze e il futuro del Pd.

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