Pupo clamorosamente in Russia al Festival organizzato dal Cremlino: una goduriosa lezione alla torma di colleghi al servizio della peggio feccia

Pupo prenderà parte al Sanremo russo. È infatti stato selezionato tra i membri della giuria di Road to Yalta, il festival della canzone patriottica organizzato dal Cremlino e che inizierà il 2 maggio con una serata di gala al Palazzo di Stato. Si tratta di una notizia che rischia di scatenare un incidente diplomatico, dato che tutti gli artisti sono stati bollati come “stanchi della perfidia degli Stati Uniti” e quindi condividono i valori della Russia.

Pupo è considerato una stella della musica a Mosca e più in generale nei paesi dell’est Europa, però il fatto che partecipi a un evento del genere può rappresentare un problema per l’Italia. Oltre a lui in giuria ci saranno Denis Maidanov (vicepresidente del comitato cultura della Duma), Mikhail Shvydkoi (ex ministro della cultura), Vadim Volchenko (ministro del turismo della Crimea) e Kay Metov (cantante russo). Contattato da Il Messaggero, l’ufficio stampa di Pupo ha fatto sapere che l’artista “non rilascia dichiarazioni sulla sua partecipazione al festival e sulla guerra in Ucraina più in generale”.

Il silenzio di Pupo fa però parecchio rumore: sarebbe stato interessante perché ha deciso di far parte della giuria di un evento del genere, sapendo benissimo che sarebbe diventato un caso che potrebbe andare ben oltre la musica e lo spettacolo. Pupo aveva già partecipato a questo festival nel 2021, un anno prima che la Russia decidesse di invadere l’Ucraina e inimicarsi tutto l’Occidente.

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