Calenda senza vergogna! Dopo la rottura con Renzi, e mesi di sacrosanti insulti alla feccia PD indovina cosa dice della figlioccia di Soros

Calenda: “Meglio chiuderla qui, almeno non ci ruberemo i Rolex”

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

Carlo Calenda, lei e Renzi siete come Totti e Ilary, come dice Fiorello?

«Almeno non ci siamo fregati i Rolex». […] «[…] c’è grande delusione. Credevo […] ingenuamente che Renzi facesse un passo di lato, dato che guadagna 2 milioni in giro per il mondo».

Quando ha capito che non era così?

«Quando a dicembre si è ripreso il 100% di Iv. L’ho chiamato e mi ha detto: stai sereno».

È stata anche una bega di soldi?

«I soldi c’entrano il giusto, perché se fai un partito nuovo lo devi finanziare, è logico. Invece lui voleva tenere in piedi Iv, fare la Leopolda nel 2024, proprio a ridosso delle Europee, mentre noi di Azione magari finanziavamo i suoi candidati. Ma così è una follia. La verità è che Renzi strutturalmente non può fare un passo di lato. Si è visto dopo il referendum. È fatto così».

E lei se n’è accorto adesso?

«Qualcuno me lo aveva detto che dovevo stare attento. Ma non credo sia stato un errore allearci alle Politiche. Anche perché io non ero sicuro di avere le firme».

Come definirebbe Renzi?

«Uno […] che se non stai attento ti si magna. Ma io sono un boccone indigesto».

Come si è arrivati alla rottura?

«Noi avevamo fissato clausole molto chiare: sciogliere Iv e Azione, condividere i soldi, una clausola anti-lobby, che non sarebbe valsa solo per lui, ma per tutti. Serve uno scrutinio etico».

E Renzi che rispondeva?

«[…] dice che parla con Obama e Clinton. Intanto i suoi mi attaccavano a mezzo stampa e l’esercito di troll che ha su Twitter me ne diceva di ogni. […] Ho capito che era un trappolone e dato che sì, faccio politica da meno di lui, ma so come si negozia nel business, non mi sono fatto fregare».

A proposito, voterà la legge in Parlamento che vieta agli eletti di fare i lobbisti? «Certamente sì».

[…] Ha divorziato con Letta. Con Bonino. Ora con Renzi. Avrà pure qualche colpa…

«Può essere che abbia un caratteraccio, ma mi sento un tipo retto. È Bonino che ha divorziato da noi, semmai. Con Letta avevamo fatto un’alleanza sull’agenda Draghi, poi è finito con Fratoianni, Bonelli e Di Maio che non aveva un voto».

[…] Con Elly Schlein si alleerà mai?

«Mai dire mai. Ma se fanno asse con i 5 Stelle li vedo lontani da noi. […]».

Renzi ha votato La Russa presidente del Senato?

«Lui no, è stato in cabina di voto 5 secondi. Ma chissà, forse c’è stata una trattativa per Boschi in Vigilanza?».

Comprerà in edicola il Riformista?

«Ma sì, sarà un giornale divertente. Penso, poverini, a quei politici che faranno confidenze a Renzi pensando di parlare al senatore e poi si ritroveranno spiattellati i virgolettati il giorno dopo».

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