“Cose squallide all’Ariston”. Bufera su Sanremo 2023 e Amadeus: la pugnalata arriva da Simone Criusticchi

Amadeus e il Festival sono stati criticati duramente da un cantante molto famoso, che ha calcato tra l’altro in passato il palco dell’Ariston. Il direttore artistico non sarà certamente felice di queste dichiarazioni molto pesanti sulla kermesse musicale italiana, che come ogni anno divide gli italiani. Sono in tantissimi a gradire la conduzione di Amedeo Sebastiani, ma tanti altri invece non lo apprezzano e tra questi c’è anche un famoso artista italiano.

In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa giornalistica AdnKronos, un cantante ha puntato il dito contro Sanremo 2023 e Amadeus. Quindi, non gli sono proprio piaciute le prime due serate della kermesse musicale e chissà se potrà cambiare idea entro sabato 11 febbraio, quando poi sarà decretato il vincitore. Innanzitutto ha esclamato: “A Sanremo si danno 15 minuti a certi personaggi squallidi. Non ho voluto presentare il mio libro sulle foibe lì, poteva essere utile ma ogni volta sembra quasi di dover chiedere l’elemosina per parlare delle foibe”.

A contestare Sanremo 2023 e il conduttore è stato Simone Cristicchi, che ha aggiunto all’AdnKronos: “La questione è comunque delicata e va chiesta a chi dirige il baraccone del Festival. Dipende da chi sceglie e e anche da chi sceglie di non dirlo. Il giorno del ricordo deve entrare nella coscienza collettiva degli italiani e uno spazio del genere, con decine di milioni di persone e che guardano la tv, sarebbe sicuramente utile”. Vedremo se l’anno prossimo, nell’edizione 2024, Amadeus inviterà Cristicchi all’Ariston.

Simone Cristicchi ha trionfato al Festival di Sanremo nel 2007, quando decise di portare in gara la canzone Ti regalerò una rosa. Poi dal 2017 al 2020 è anche stato direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo. Ora questo attacco frontale nei confronti di Sanremo 2023.

Amadeus alla fine dopo le pressioni ricevute ha deciso di dedicare 5 minuti alla Giornata del Ricordo delle vittime delle Foibe nel corso della quarta serata del Festival. Amadeus sceglie le parole di Egea Haffner, raccolte nel libro di Gigliola Alvisi ‘La bambina con la valigia’, per portare la Giornata del Ricordo nel racconto di Sanremo 2023. Si siede in platea e legge un passaggio del libro dove si racconta del padre della Haffner prelevato a casa dalla polizia di Tito e mai più tornato a casa. “Foibe”, dice Amadeus concludendo la lettura. “Una vicenda a lungo dimenticata che ci fa riflettere sul valore della memoria e della verità, perché la libertà non si conquista dimenticando o rimuovendo ma ricordando”. Ma di fatto si è avuta la sensazione che il tributo sia arrivato dopo le pressioni ricevute dal mondo della politica e soprattutto dal centrodestra.

E in questo quadro vanno registrate le dichiarazioni di Simone Cristicchi, proprio lui che in teatro e in diversi spettacoli ha affrontato questo orrore della Storia: “A Sanremo? Si danno 15 minuti a certi personaggi squallidi. Non credo sarebbe un problema dare 20 secondi di tempo per parlare della tragedia delle foibe”. E ancora: “Ogni volta sembra quasi di dover chiedere l’elemosina per parlare di foibe. La questione è comunque delicata e va chiesta a chi dirige il ‘baraccone’ del Festival; dipende da chi sceglie e anche da chi sceglie di non dirlo. Il giorno del Ricordo deve entrare nella coscienza collettiva degli italiani è uno spazio del genere, con decine di milioni di persone e che guardano la tv, sarebbe sicuramente utile”, ha affermato il cantate all’Adnkronos.

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