La strage degli innocenti fa piangere la ‘Roma bene’! E’ Mara Venier ad annunciare la morte a causa del solito malore di uno dei piu’ celebri avvocati dei Vip

La famosa conduttrice di Domenica In, Mara Venier, ha avuto un lutto improvviso nelle scorse ore. Lo ha fatto sapere sui social, dove ha condiviso anche una foto insieme a lui. Un suo amico è morto dopo essere stato colto da un malore nel pomeriggio, all’uscita di un ristorante nel quartiere Prati, a Roma. Sotto il post di Mara ci sono stati tantissimi commenti.

LUTTO IMPROVVISO PER MARA VENIER: “ANCHE TU MI HAI LASCIATA…”.

La famosa conduttrice di Domenica In, Mara Venier, ha avuto un lutto improvviso nelle scorse ore. Lo ha fatto sapere sui social, dove ha condiviso anche una foto insieme a lui. Un suo amico è morto dopo essere stato colto da un malore nel pomeriggio, all’uscita di un ristorante nel quartiere Prati, a Roma. Sotto il post di Mara ci sono stati tantissimi commenti. Vediamo cosa è successo.

ECCO COSA È SUCCESSO

A perdere la vita è stato l’avvocato Roberto Ruggiero, che è morto a causa di un malore nel pomeriggio, all’uscita di un ristorante romano, come riporta Leggo.it. Queste le parole di Mara: ‘Te ne sei andato così all’improvviso‘. E poi continua: ‘Anche tu mi hai lasciata’. Ruggiero era un avvocato, sempre ospite anche da Maurizio Costanzo. Era molto amico della conduttrice e di altri volti noti dello spettacolo.

I COMMENTI

Tanti i commenti sotto il post di Mara. Il giornalista Alessi scrive che si sono fatti tanta compagnia quando veniva a La vita in diretta. Lo ricorda come un periodo bellissimo. L’attore Jerry Calà scrive: ‘Mi spiace tantissimo veramente!‘. Era tra i penalisti più noti a Roma. Nel corso della sua vita professionale difese anche il leader del Psi, Bettino Craxi, ed era avvocato della Fondazione Craxi.

Nato a Molfetta 80 anni fa e divenuto tra i penalisti più conosciuti del foro di Roma, Ruggiero è stato difensore di molti personaggi tv e dello spettacolo, da Califano a Maurizio Costanzo.

Nella sua vita professionale ha difeso il leader del Psi, Bettino Craxi, ed era avvocato della Fondazione Craxi. Durante la stagione di “Mani pulite” è stato il difensore di Mach di Palmstein, sempre assolto durante i processi che lo hanno riguardato. Ruggiero era stato insignito anche della targa onorifica consegnatagli dal Consiglio forense.

E’ stato un avvocato che ha saputo coniugare la bravura della professione e il saper vivere – lo ricorda Gaetano Scalise, in veste di presidente della Camera penale di Roma – Sempre impegnato in processi impegnativi e delicati è riuscito a restare stare accanto ai propri assistiti con una leggerezza che si coniugava con la consapevolezza della sua bravura”.

Giorni di lutto per il foro

Scalise parla di settimana horribilis per il foro di Roma: nei giorni scorsi si è spento anche Giovanni Aricò ritenuto un maestro del diritto e principe del foro di Roma per il suo enorme bagaglio culturale

Per Roberto Ruggiero, toga dei vip, la vita era anche quella mondana, nelle feste e nei locali.  Sempre abbronzato amava raccontare retroscena delle serate patinate e anedotti.

I suoi clienti erano spesso amici. Da Franco Califano, Maurizio Costanzo, che lo ospitava in tv, ad Alberto Castagna. Ma è stato soprattutto l’avvocato che è riuscito a fare assolvere per sei volte Ferdinando Mach di Palmstein. Il finanziere, braccio destro di Bettino Craxi e mente del Psi era stato arrestato a Parigi ed era uno degli obiettivi del pool: Di Pietro sosteneva fosse mister X. E Ruggiero aveva difeso anche lo stesso Craxi, per poi diventare il legale della fondazione che gli è stata dedicata.

Tra i suoi clienti anche Francesca Zenobi, la Pocahontas che aveva accusato un parlamentare di spaccio. Ma non difendeva soltanto vip e colletti bianchi.

Roberto Ruggiero è stato anche il legale storico di Fabiola Moretti, l’ex primula rossa della banda della Magliana, oltre che parte civile nel processo per il naufragio della Costa Concordia. Anni fa difendere i suoi clienti era finito anche in carcere con l’ipotesi di favoreggiamento in un traffico di armi. Un’onta che la giustizia italiana ha dovuto risarcire.

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