Le coste italiane sono prese d’assalto, gli sbarchi sono 12 volte più dell’era Salvini, l’Ue non ci dà aiuto e il ministro si aggrappa alle coop: «Fondamentali». Però non si contano le inchieste che le inchiodano.
Lampedusa e Locride senza tregua. Nell’isola un’altra trentina di arrivi dall’Africa: nell’hotspot 640 persone anziché 350. Caos anche a Roccella Jonica, dove giunge una delegazione leghista: «Siamo sbigottiti».
Dal NordEst la prima conferma dell’ennesima ripartenza del lucroso business dei clandestini.
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Un doppio appalto da 5 milioni per il Cpr e il Cara di Gradisca.
La nuova base d’asta vede le tariffe giornaliere a persona salire a 42 euro nel centro per i rimpatri e a 22 in quello riservato invece ai richiedenti asilo.
GRADISCA. Un (doppio) appalto da quasi 5 milioni di euro. Cpr e Cara, le due strutture per il rimpatrio e l’accoglienza degli immigrati a Gradisca d’Isonzo, si avviano verso una nuova era. Sono entrambe in corso le procedure, affidate alla Prefettura di Gorizia, per l’affidamento della nuova, doppia gestione dei centri collocati all’ex caserma Polonio: da un lato il Cpr, il “carcere per irregolari” che funge da ultima stazione prima del rimpatrio o l’espulsione dei suoi “ospiti”; dall’altro il Cara, la struttura che accoglie i richiedenti asilo (principalmente uomini, ma in tempi recenti anche interi nuclei familiari e minori, come già avveniva un tempo).