Elon Musk con un colpo di marketing riassegna a Donald Trump il suo account fatto eliminare un anno fa: ed e’ subito un bagno di folla virtuale per l’ex Presidente Usa

di Rossella Fidanza da Telegram

Ieri Elon Musk ha reintegrato il profilo twitter di Trump, che ha avuto come prevedibile un boom di followers. Trump ha ringraziato dicendo comunque di non essere interessato a tornarci.

Notevoli i commenti dei media, tra tutti sottolineo Reuters che ha avuto il coraggio di scrivere, testualmente, “una risicata maggioranza ha votato a favore della reintegrazione dell’ex presidente degli Stati Uniti“. La risicata maggioranza ĆØ stata il 51,8%, su oltre 15 milioni di voti in 24 ore, praticamente ha avuto piĆ¹ voti il sondaggio di Musk che Biden dai suoi elettori vivi.

Ad ogni modo, ĆØ stata una grande operazione di marketing da parte di Musk, non c’ĆØ che dire. E di paraculaggine. Nei giorni scorsi ci sono state tantissime polemiche in relazione all’inizio della nuova gestione di Twitter, disservizi, crollo di interazioni, contestazioni, al punto che era perennemente in tendenza l’hashtag #ripTwitter.

In moltissimi, seguendo gli annunci di Musk, avevano chiesto la reintegrazione degli account sospesi, a decine di migliaia, primo fra tutti quello di Trump. Musk aveva fatto sapere che la decisione in merito all’account del Presidente non era ancora stata presa, e che sarebbe stata oggetto di un apposita discussione e decisione di un comitato interno costruito ad hoc, proprio per discutere delle sospensioni eccellenti e della loro revoca. Nel frattempo, Trump aveva preso di nuovo in mano la causa intentata contro Twitter ad ottobre del 2021 per violazione del primo emendamento, causa che era stata rigettata a maggio di quest’anno dal giudice Donato di San Francisco.

“Il reclamo emendato non contiene una rivendicazione plausibile del Primo Emendamento contro Twitter”, si legge nella decisione. “La prima richiesta del querelante ĆØ respinta”. “Donato ha anche respinto le altre rivendicazioni di Trump, come quella secondo cui la Sezione 230 – la legge che protegge le piattaforme tecnologiche dalle cause legali per la maggior parte dei contenuti generati dagli utenti – ĆØ incostituzionale.

Una settimana fa Trump ha chiesto la riapertura della causa presentando appello contro la decisione di Donato: gli avvocati hanno dichiarato alla 9a Corte d’appello del circuito degli Stati Uniti con sede a San Francisco che il divieto di Twitter concretizzava una “censura apertamente di parte” ed era “contrario ai principi del Primo Emendamento profondamente radicati nella storia e nella legge americana“. La causa chiede danni compensativi e punitivi e un’ingiunzione del tribunale che richiede a Twitter di “ripristinare immediatamente” il suo account che ĆØ stato sospeso definitivamente l’8 gennaio 2021.

Dopo tale deposito, Musk aveva dichiarato che era pronto a ripristinare l’account.

Ed ecco il colpo di marketing: cosa c’ĆØ di meglio che mostrare questa decisione, che avrebbe de facto resa senza fondamento l’azione tentata da Trump, come presa “vox Populi vox Dei“, con un sondaggio che ha avuto una risposta incredibile in fatto di coinvolgimento degli iscritti, lasciando loro intendere che fosse una loro scelta, contribuendo a definire l’idea di Musk come strenuo difensore della libertĆ  di parola? Un sondaggio utilissimo anche per dimostrare che Twitter ĆØ ben lontano dal poter essere considerato defunto, tanto ĆØ vero che Musk, poco dopo l’ufficializzazione del risultato, ha amabilmente twittato “Twitter ĆØ vivo“. L’account di Trump ha oltre 87 milioni di followers (era a 83 milioni meno di 24 ore fa), quasi tre volte tanto quello ufficiale del Presidente degli Stati Uniti, ha sempre creato interazioni notevoli, poco importa se in bene o in male. Se fossi un uomo d’affari che ha appena speso 44 miliardi per comprare Twitter, e dovessi affrontare la necessitĆ  di rientrare del mio investimento, dopo aver visto tutte le polemiche anche relative alla prova per avere il flag di riconoscimento pagando 8 dollari al mese, mi farei scappare un’occasione del genere, rivitalizzando immediatamente la piattaforma ed allo stesso tempo neutralizzando ogni causa e richiesta di danni?

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