Clandestini, le parole indegne di Macron contro la politica del nostro governo. Si permette di dare lezioni di etica e morale: da quale pulpito?

Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”

Emmanuel Macron tende la mano sul caso della Ocean Viking, ma attacca: la Francia denuncia il “comportamento inaccettabile” dell’Italia – dice una fonte del governo – “contrario al diritto del mare e allo spirito di solidarietà europea. Da un Paese che è il primo beneficiario del meccanismo di solidarietà ci aspettiamo altro“.

Dalla svolta alla tensione nel giro di poche ore, quindi. L’apertura era nata da un breve incontro avvenuto lunedì tra il presidente e Giorgia Meloni. Dopo essersi visti la prima volta in un albergo romano, lontano dai riflettori, i due leader si sono parlati di nuovo a margine della Cop27 di Sharm-El-Sheikh. Al centro del colloquio anche l’emergenza delle navi di migranti.

Il leader francese ha insistito sul dovere dell’Italia di aprire i suoi porti alle navi che trasportano persone soccorse in mare. La Francia aveva già dato disponibilità a farsi carico di una parte dei richiedenti asilo sbarcati in Italia, come già in passato. Una soluzione prevista dal patto di redistribuzione in vigore in Europa, che l’Italia ritiene però assolutamente insufficiente.

Meloni è rimasta ferma sulle sue posizioni, gelando le insistenze di Macron affinché vengano rispettate le regole internazionali che prevedono l’assegnazione del “porto più vicino e più sicuro” per le navi che trasportano persone salvate in mare. […]

Il leader francese predica da tempo la solidarietà europea, anche nei confronti dell’Italia. Accogliendo per la prima volta una nave di Ong che ha fatto soccorso nel Mediterraneo, Macron potrebbe mostrare la sua “buona volontà” nel rafforzare la relazione bilaterale e al tempo stesso vantarsi di aver fatto una scelta umanitaria.

Il capo di Stato dovrà però affrontare il contraccolpo politico in patria. Proprio sul destino della Ocean Viking si è creato un incidente parlamentare dopo che un deputato dell’estrema destra ha detto a proposito dei profughi soccorsi a bordo: “Se ne tornino in Africa”. Marine Le Pen ha difeso il suo parlamentare e andrà all’attacco se la nave sarà autorizzata a sbarcare a Marsiglia. È difficile immaginare che la nave sarà respinta dal momento che entrerà in acque territoriali, forse già stanotte. […]

Non è chiaro se la Francia farà appello al patto europeo di redistribuzione, chiedendo la solidarietà a Norvegia e Germania, o se invece accoglierà da sola le 234 persone a bordo che sono, secondo l’Ong, ormai in una “situazione disperata”, dopo oltre venti giorni di navigazione.

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