“Deve rettificare le falsità che ha detto” E’ rivolta contro il virologo: arriva la diffida a Burioni, Fazio e Rai

di Gabriele Angelini per IlParagone

È partita la diffida a rettificare le notizia diffuse da Roberto Burioni durante la trasmissione “Che tempo che fa” del 16 ottobre 2022. Una lunga lista di associazioni e avvocati ha scritto alla Rai e all’Agcom la seguente nota: “È ormai fatto notorio quanto accaduto al Parlamento Europeo, durante la seduta del 10 ottobre u.s., allorquando Rob Roos, eurodeputato olandese del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, ha rivolto a Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali, una domanda secca e precisa, quasi a volerla prendere in contropiede: ‘Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?’. La Small, peraltro con un sorriso beffardo, ha così testualmente risposto: ‘Mi chiede se sapevamo che il vaccino interrompesse o no la trasmissione prima di immetterlo sul mercato? Ma no ! Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza’. Orbene, questa grandissima verità (ovvero, la circostanza che i c.d. vaccini non fossero stati testati sulla trasmissione del virus) non era sconosciuta a tutti coloro che da oltre due anni oramai, si battono contro la sequela sconsiderata di obblighi e restrizioni governative, imposte al popolo italiano e basate solo ed esclusivamente sulla menzogna. Del resto e banalmente, sarebbe bastato leggere le schede tecniche dei vaccini maggiormente usati ed inoculati – Comirnaty e SpikeVax – per accertarsi delle espresse dichiarazioni delle medesime case produttrici, ovvero che questi vaccini sono utilizzati per la prevenzione di COVID-19: malattia causata dal virus SARS-CoV-2, ergo nessun potere di prevenzione della trasmissione dell’infezione”.

Continua la diffida a Burioni e alla Rai: “Ma l’informazione cd mainstream non ha affatto sentito ed adottato il dovere di cronaca, di dare il giusto rilievo alla notizia e, per contro, proprio RAI 3, durante la trasmissione del 16 ottobre u.s. ha dato ancora una volta spazio al dott. Roberto Burioni, divenuto nel corso di questi anni unico opinionista impavido dell’era covid alla trasmissione Che tempo che fa, condotta dal presentatore Fabio Fazio, che nel ‘Burioni nazionale’ ha rinvenuto il veicolo giusto dell’unica informazione, che il governo consente: la propaganda vaccinale. Con la presente si ricorda al Direttore della emittente televisiva RAI 3, dott. Francesco Di Mare, che la RAI è televisione di Stato e che è lautamente sovvenzionata dagli italiani, con l’imposizione del pagamento del canone RAI, direttamente inglobato in bolletta elettrica, peraltro. Di talchè ed a fortiori, le notizie che vengono diffuse per il tramite della RAI devono necessariamente rispondere a verità e trasparenza, nell’esplicitazione di quel dovere di cronaca, anzi richiamato ed ampiamente sottolineato persino da AGCom, nella delibera n. 266/22-CONS, di approvazione delle linee guida sul contenuto degli obblighi in capo al servizio pubblico, del 19.07.2022, al punto 4., laddove il predetto Garante specifica: ‘Compito dei mediatori professionali è innanzitutto quello di diffondere notizie accreditate e promuovere la conoscenza degli strumenti atti a consentire la verifica delle notizie acquisite da fonti non istituzionali …non si può non ritenere che in capo alla concessionaria pubblica incomba un obbligo rafforzato, tanto in elazione alla fornitura di informazione veritiera, quanto in relazione alla promozione dell’informazione accreditata da soggetti qualificati…’”.

Scrivono le associazioni: “Di fatto è assolutamente menzognero quanto riportato dal dott. Burioni nella sua dissertazione sulla ‘minore contagiosità dei vaccinati’ supportato da un risibilissimo grafico mandato in onda ed apostrofato da un generico rimando a un ‘certo studio americano’: è evidente, infatti, la palese insufficienza del dato, non rintracciabile e non verificabile, ergo ed evidentemente non ‘accreditato’ (secondo le linee guida redatte da AGCOM), giacchè privo dei necessari e doverosi elementi identificativi a supporto e che a questo punto si chiede di fornire. Del resto il dott. Burioni fatica, evidentemente, a smentire se stesso, essendo stato tra i più aspri e accaniti persecutori della popolazione che non si è piegata all’obbligo vaccinale. Ricordiamo tutti l’ignobile affermazione, profferita dall’opinionista RAI, in base alla quale i non vaccinati avrebbero dovuto restare ‘reclusi in casa come sorci’! Ciò premesso, egregio Direttore, Lei di certo saprà – e se non lo sapesse, la presente valga a tal fine – che non è affatto vero che i vaccini attualmente in distribuzione proteggano dall’infezione perché non sono in grado, a differenza dell’infezione naturale, di indurre anticorpi IgA (anticorpi di classe A) a livello delle mucose respiratorie in grado di neutralizzare il virus, una classe di anticorpi necessaria ad impedire la diffusione dell’infezione nelle prime vie aeree. Sono i guariti, invece, che hanno prodotto IgA che bloccano il virus nel naso e nella bocca prima che entri nel corpo”.

Si legge ancora nell’ammonimento: “I vaccinati, al contrario, producono in circolo grandi quantità di anticorpi di classe diversa IgG (interni), la cui attività neutralizzante il virus, però, non è in grado di agire a livello delle mucose respiratorie, con l’ovvia conseguenza che il virus può vivere e proliferare nel naso e nella bocca del vaccinato ed essere facilmente trasmissibile. Forniamo al riguardo i link delle argomentazioni anzi rese e di ulteriori argomentazioni a supporto che offrono il punto di vista della scienza, diversamente dai dati di studio occultati dal dott. Burioni, durante la sua ennesima propaganda vaccinale trasmessa su una rete televisiva pubblica, per altro inaccettabile ed intollerabile, in quanto acclaratamente menzognera ed ingannevole. Con la presente, pertanto, le Associazioni ed i Professionisti sottoscrittori INVITANO espressamente la rete da Lei diretta a rettificare le notizie palesemente false, diffuse dal dott. Burioni, durante la trasmissione condotta dal sig. Fabio Fazio, denominata Che tempo che fa, mandata in onda il 16 ottobre u.s., dando risalto alla smentita nelle stesse forme e con gli stessi mezzi, con cui si è provveduto alla disinformazione oggetto della presente istanza di rettifica. Ricordano altresì che ai sensi dell’art. 656 c.p. costituisce reato la pubblicazione e diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico. Ciò a tutela del Popolo Italiano e del diritto ad una informazione corretta e veritiera, in specie da parte della televisione di Stato, che tutti sovvenzioniamo. Distinti saluti”.

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