Un infarto mortale ogni ora nel solo territorio della regione Piemonte: peccato che, invece di studiarne le cause, si limitano a regalare qualche defibrillatore

di Enrico Romanetto per Cronaca Qui

In Piemonte, ogni ora, più di una persona viene colpita da un infarto. Sono stati quasi 10mila, infatti, gli interventi del 118 su casi di arresto cardiaco nel 2022. Per la precisione 9.273. Più della metà all’ombra della Mole Antonelliana con 4.716 interventi. Torino è seguita da Novara con 1.744 chiamate, Alessandria con 1.410 e Cuneo con 1.403. E anche i numeri dei primi tre mesi di quest’anno confermano lo stesso andamento. Fortunato chi se ne accorge con tempestività, poi, perché delle 120mila emergenze che le ambulanze tentano di portare in ospedale in Italia, ogni anno, circa 25mila pazienti perdono la vita nel tragitto. La percentuale di sopravvivenza, infatti, è ancora molto bassa e non supera il 2% in assenza di interventi rapidi e precisi. Ogni anno in Italia muoiono circa 60mila persone di arresto cardiaco e mille al giorno in Europa.

«Purtroppo l’arresto cardiaco improvviso, in molti casi, è il primo esordio di una malattia cardiovascolare latente che non ha mai dato segni di sé al paziente; infatti nell’80% circa dei casi poi si scopre una patologia coronarica sottostante silente fino a quell’evento. Ecco perché in queste situazioni il tempo di intervento e le modalità di esecuzione del massaggio cardiaco esterno sono fondamentali» spiegano dall’Azienda Zero del Piemonte che, proprio per agevolare il pronto intervento, ha distribuito 33 massaggiatori cardiaci all’avanguardia alle ambulanze del Sistema 118 della Regione, che si affiancheranno ai 24 già in uso. «In ambito di emergenza e urgenza esistono situazioni particolari dove il tempo di intervento e la performance di esecuzione di alcune manovre possono fare davvero la differenza, una di queste situazioni è l’arresto cardiaco».

«L’innovazione tecnologica è uno dei punti di forza di Azienda Zero e tutte queste apparecchiature, più altre che stanno per arrivare, ne sottolineano proprio il carattere innovativo» commenta il commissario dell’Azienda, Carlo Picco, mentre per il direttore sanitario, Gianluca Ghiselli, ricorda che «la distribuzione che sarà fatta sul territorio è frutto di un lavoro di squadra a cui hanno contribuito tutte le centrali 118 del Piemonte, per identificare le zone che più necessitavano di questo supporto». Nove saranno destinati  alla Centrale Operativa 118 di Torino e saranno posizionati sui mezzi avanzati di Cascine Vica, Rivoli, Moncalieri, Orbassano, Ciriè, Torre Pellice, Perosa Argentina, Nichelino.

Il massaggiatore meccanico automatico è un dispositivo che, una volta posizionato correttamente sul torace della persona colpita da Arresto Cardiaco Improvviso, esegue il massaggio cardiaco in maniera meccanica automatica e soprattutto, a regola d’arte. Il massaggiatore meccanico automatico somministra compressioni toraciche automatiche efficaci, nel rispetto delle linee guida internazionali per la rianimazione cardiopolmonare ed è dotato di autocalibratura per l’utilizzo semplificato ed esplica la sua azione mediante una ventosa che si applica sul torace del paziente. Funziona a batteria con una autonomia di 45 minuti, ma può funzionare anche connesso ad una alimentazione elettrica. E ha una memoria interna che consente di registrare i dati di utilizzo, in modo da poter riesaminare gli eventi trattati.

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