Allarme listeria, i consigli dell’esperta: imparate a leggere bene le etichette ed evitate di mangiare troppo crudo

È da giorni che si sente parlare del batterio Listeria, che avrebbe contaminato non pochi prodotti finora, dai wurstel ai tramezzini al salmone, dal prosciutto cotto ai pancake al cioccolato. Ecco perché adesso i consumatori iniziano a essere preoccupati. Cosa si può fare per prevenire una situazione del genere? A parlare di questo e degli altri pericoli che possono presentarsi nel piatto è stata la docente di sicurezza alimentare Giuseppina Marilia Tantillo, ospite di Veronica Gentili a Controcorrente su Rete 4.

“Dobbiamo leggere bene le etichette, ci siamo abituati a mangiare troppo crudo e questo aumenta i casi”, ha spiegato l’esperta. Che poi ha sottolineato quanto in questi casi conti l’igiene: “L’igiene è la base di un prodotto che non nuoce alla salute dei consumatori, le aziende hanno implementato un autocontrollo tutto basato sull’igiene di strutture e attrezzature proprio perché non abbiamo più chi ci prepara la verdura sotto casa”.

La professoressa, in particolare, ha spiegato: “Questi alimenti che noi abbiamo sulle nostre tavole e nei nostri frigoriferi hanno fatto il giro del mondo, quindi o sono prodotti con un’altissima qualità igienica o sicuramente col passare del tempo la moltiplicazione batterica c’è. I crostacei crudi, per esempio, hanno un sapore diverso però c’è un rischio, il consumatore deve sapere che è un prodotto a rischio”.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Scomparsa di Sofia e Francesco, il giallo risolto tragicamente: sono stati trovati morti. Avevano fatto un incidente con l'auto di lui

Next Article

"Adesso indagate anche loro: sono decisioni prese a fini di profitto privato, contro l’interesse pubblico" Francesca Donato, il durissimo commento sull'autorizzazione al sacro siero per i bambini sopra i 6 mesi da parte di EMA

Related Posts