Lutto nel mondo dei programmi di intrattenimento calcistico: un malore improvviso ha portato via Cesare Pompilio, istrionico opinionista Juventino

“Diteci che non è vero”. Televisione sotto choc, l’opinionista stroncato da un malore improvviso

“Ho una terribile notizia da darvi, purtroppo è morto il mio e nostro caro amico Cesare Pompilio. Solo chi ha avuto la fortuna di frequentarlo dentro e fuori dagli studi televisivi sa che straordinaria persona fosse. Dire che ci mancherà non rende l’idea del vuoto che proviamo”. Con queste poche parole il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani ha detto addio ad un uomo che ha saputo farsi apprezzare come professionista e come amico.

Nato a Comiso ma da sempre residente a Milano, Pompilio era uno dei volti più noti del programma ‘Qui studio a voi stadio’. Esperto di calcio e grande tifoso della Juventus, la sua esuberanza nel tifo bianconero gli aveva causato, qualche anno fa, anche un malore in diretta. Un lieve mancamento durante una partita di Champions League in cui la Juventus, che stava perdendo, alla fine vinse il match.
Cesare Pompilio morto

Morto Cesare Pompilio, volto storico di Tele Lombardia

Alcuni ricorderanno Cesare Pompilio in diretta tra l’abbigliamento eccentrico e il racconto sportivo colmo di emozioni. Sui social sono già tantissimi i messaggi di cordoglio sotto la notizia della scomparsa. Anche Luciano Moggi, ex dirigente del club bianconero, gli ha tributato un suo personale ricordo: “Caro Cesare, oggi ci hai lasciato”.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

E ancora: “Ma il tuo ricordo e tutto quello che abbiamo vissuto insieme non potrà mai essere cancellato. La tua amicizia, il tuo sostegno costante anche nei momenti difficili saranno sempre con me. Riposa in pace amico mio”. Una voce un po’ gracchiante, ma anche questo faceva parte del personaggio di Cesare Pompilio.

Baffi, vestiti quasi sempre in bianco e nero, occhiali colorati, temperamento sanguigno, non passava inosservato.Soprattutto quando la Juve segnava un gol e poteva scatenarsi coi decibel. Nel 1983, ai tempi della finale di Coppa Campioni Amburgo-Juventus 1-0, fu l’unico cronista a riuscire in uno scoop che pareva impossibile, intervistare Christelle Platini, moglie di Michel, nota per la riservatezza.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

“Stop al gas se non togliete le sanzioni” Putin, è arrivata la decisione estrema: la feccia messa in un angolo con la mossa che tutti sapevano sarebbe arrivata prima o poi

Next Article

Il Nobel Parisi è un imbecille! Dopo le markette al vaccino, arriva il grande chef a spiegare l'idiozia della pasta cotta nell'acqua fredda

Related Posts