Il PD come i testimoni di Geova: attenzione quando vi suonano il campanello. La feccia manda i suoi galoppini casa per casa: loro pensano di raccogliere voti, nella realta’ saranno solo caricati di insulti

All’appello, per il momento, hanno risposto in più di mille. Militanti da una vita e nuovi attivisti, volontari che fino al 25 settembre batteranno il territorio, “casa per casa, strada per strada”, come ha detto il segretario Letta un mese fa citando l’ultimo discorso di Berlinguer. Ma nel Pd la speranza è di trovarne ancora molti altri (l’obiettivo che si era dato il Nazareno era di arrivare a 100mila in tutta Italia), per essere pronti per le settimane calde di settembre, quando cominceranno telefonate e porta a porta.

Prima di allora, i volontari – la cui responsabile regionale è la pientina Stefania Lio, che in segreteria ha la delega alla Scuola – gestiranno una prima fase di campagna “finalizzata a tornare tra le gente”. Così, se anche in alcuni appuntamenti ci saranno i candidati, saranno i volontari ad avere in mano la situazione, “per raccontare chi siamo e ascoltare quello che finora non ha convinto le persone – spiega Lio – . Siamo consapevoli che alcune cose non sono andate, è un modo anche per fare autocritica”. Così Lio ha individuato dei referenti in ogni federazione, e gli ha chiesto “di immaginare a chi volevano parlare, e disegnare delle iniziative per loro”.

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Così domani, ad esempio, si ritroveranno nel Boschetto di San Miniato alla periferia di Siena per “Una birra in compagnia”. Un aperitivo per incontrare i candidati Silvio Franceschelli (al Senato) ed Enrico Rossi (alla Camera), e spiegare le proprie posizioni. Per i più timidi ci sarà una scatola in cui inserire richieste ed esporre problemi. Un’idea che non è escluso possa essere portata altrove, perché l’obiettivo è quello poi di consegnare a Letta, quando verrà in Toscana, un ventaglio di istanze dai territori.

Il giorno dopo, a Viareggio, anche qui in un’area periferica come Varignano, i volontari incontreranno i cittadini: un’agorà di quartiere, per discutere di diritti civili, come quello per la casa. Poi, il 25, una cocomerata a Pistoia, dove i volontari già in forza e i potenziali si conosceranno, discuteranno del programma, ed elaboreranno proposte. Banchetti al mercato di Arezzo e alla Festa regionale dell’Unità a Pisa, e si pensa anche a iniziative in spiaggia sulla costa e all’Elba. Ma niente gadget: non ci saranno ciabatte e cruciverba come in Fratelli d’Italia, “puntiamo sui contenuti” dice Lio.

Poi, da settembre, via alle telefonate, alle mail, alle assemblee nei circoli, al porta a porta, pensando anche al digitale, dove ogni pubblicazione viene monitorata per vedere da dove e su quali temi arrivano più interazioni (finora soprattutto su temi ambientali, politiche sociali, diritti civili). Anche a questo lavora Chiara Cerbone, 29 anni, in politica fin da adolescente ma dalla quale poi, anni fa, si era allontanata. Fino a quest’anno quando, senza tessera, ha deciso di diventare volontaria. “Sono volontaria digitale: io e gli altri rilanciamo i messaggi del Pd, le campagne, e apriamo uno spazio di discussione sui social – spiega Cerbone – . Era ora che la campagna arrivasse online. Creiamo spazi di discussione, rispondiamo a chi critica i programmi. Cerchiamo di ragionarci. Tanti sono elettori delusi e gli chiediamo la loro: può essere utile al partito”.

L’obiettivo, insomma, è quello di allargare il gruppo, raccogliere proposte, capire cosa è più urgente per i cittadini, indicazioni che poi arriveranno al Nazareno, “perché il programma del Pd al momento è di sintesi – conclude Lio – . Poi ci saranno le proposte specifiche, e in base al confronto e all’ascolto delle istanze in campagna elettorale verranno definite le priorità dell’agenda di governo”.