Letta alle prese con la protesta delle associazioni gender e gay per l’esclusione dalle liste di Monica Cirinnà, la loro santa protettrice diventata celebre per i 24mila euro trovati nella cuccia del cane

Monica Cirinnà esclusa dalle liste Pd? Campagna Lgbt a favore della senatrice

Decine di messaggi e prese di posizione dalla comunità Lgbt per Monica Cirinnà, che rischierebbe di essere esclusa dalle liste del Pd

E’ partito, nelle ore in cui il Pd sta discutendo delle liste per le elezioni del 25 settembre, un tam tam social a favore di Monica Cirinnà che rischierebbe – secondo “indiscrezioni giornalistiche” non meglio identificate – di essere esclusa dalle liste elettorali del Pd, o candidata in posizioni non proprio sicure della rielezione.

Il tam tam è guidato da associazioni per i diritti Lgbt+ e singoli esponenti e rappresentanti di quel mondo, a conferma che le battaglie per i diritti della senatrice hanno dato voce alle loro battaglie.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

“Monica Cirinnà non candidata? Favore alle destre”

“Apprendiamo – scrive in una nota Rosario Coco, presidente di Gaynet – che Cirinnà rischia di non essere eletta nel prossimo Parlamento, per via delle scelte del Pd. Sarebbe un messaggio di grande ambiguità sui diritti, nonostante il programma, oltre ad un grande favore alle destre. L’opinione pubblica ne trarrebbe una conclusione molto chiara: approvate le unioni civili, il resto non è poi così importante”. Conclude Gaynet: “È chiaro – conclude – che le idee, per essere credibili, devono camminare sulle gambe delle persone, sulle loro competenze e sulla determinazione di chi si prende la responsabilità delle candidature, qualsiasi partito si sostenga”.

Cirinnà, che è assurta alle cronache recenti anche per la vicenda dei 24 mila euro trovati nella cuccia del cane, con polemiche annesse e connesse, è al centro di decine di messaggi di questo genere e tenore.

Scrive Alessia Crocini (Famiglie Arcobaleno): “Arriva la notizia che il più grande partito progressista italiano non candiderà la sua responsabile diritti nonché la senatrice che ha firmato l’unica legge che in Italia tutela le coppie dello stesso sesso. Il Partito Democratico fa fuori Monica Cirinnà e vuole convincerci che porterà avanti i diritti e le richieste della comunità LGBTQIA+? Forse in un universo parallelo in cui, oltre al matrimonio egualitario, c’è una legge CHIARA sul riconoscimento dei figli e delle figlie delle famiglie omogenitoriali. Qualunque partito si voti questa non è una buona notizia”.

Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli di Milano, dice: “Sono fra quelli che non ne ha mai fatto un santino ma stima Monica Cirinnà. La stimo perché l’ho sempre trovata dalla stessa parte sulle lotte di laicità e diritti che mi stanno a cuore. La stimo perché è la prima a sapere d’aver portato a casa una legge storica come le unioni civili ma assolutamente imperfetta che rappresenta un punto di partenza e non di arrivo. La stimo e spero che il Partito Democratico non commetta l’errore di rinunciare alla sua competenza e passione”.

Le liste del Pd dovrebbero essere approvate dalla direzione dem, slittata alle 20. Dal partito fanno sapere: “Non c’è alcuna tensione, ma solo fisiologiche discussioni. Siamo un partito”.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

Chi avrebbe mai detto fino a pochi mesi fa che i Cinquestelle sarebbero implosi in cosi' poco tempo: il matrimonio di Casaleggio, senza alcun miracolato presente ne e' la dimostrazione piu' lampante

Next Article

Enrico Letta, nuova rivolta dei militanti PD! Dopo le lamentele per Di maio, adesso e' il turno di Pierferdinando Casini

Related Posts