Una campagna elettorale fatta di personalismi e non di programmi. Ad essere pesantemente critico con la classe politica che si appresta ad andare al voto il 25 settembre ĆØ Federico Rampini, giornalista del Corriere della Sera, ospite dellāedizione del 29 luglio di Controcorrente, il programma televisivo di Rete4: āIo trovo che questa campagna elettorale ĆØ cominciata molto male per gli italiani, ĆØ una campagna elettorale di una noia insopportabile, si parla solo di formule, di personalismo, io mi alleo con quello, ma se quellāaltro si allea con quello io non mi alleoā¦
Ć una cosa indecente, una vergogna. Gli italiani vogliono avere risposte concrete, vogliono parlare di programmi, vogliono sapere quale sarĆ la politica energetica dei partiti che vogliono governarli. Vogliono sapere quale sarĆ la politica sullāinflazione dei partiti che si candidano a governare il Paese. Vogliono sapere – sottolinea Rampini – quale sarĆ il futuro delle grandi riforme strutturali sulle quali lāItalia si ĆØ impegnata con lāEuropa per ricevere i fondi del Pnrr. La riforma della giustizia, la riforma del fisco, la riforma della burocraziaā.
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