La vergognosa pretesa di Luxuria contro chi non si vaccina: la povera lecchina aveva il treno in ritardo

La denuncia di Luxuria: “Treno in ritardo per un no vax fatto scendere dopo chilometri. Lo Stato non fa la cosa più elementare, controllare”

“Il treno per Potenza parte con mezz’ora di ritardo per un non vaccinato che dopo centinaia di km di viaggio è stato fatto scendere a Roma con l’intervento della polizia. Non so se è più colpa del no vax o di uno Stato che non fa la cosa più elementare: controllare prima di salire”.

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È la denuncia pubblicata via Twitter da Vladimir Luxuria che via social ha raccontato un episodio avvenuto a bordo del treno su cui viaggiava: una persona non vaccinato ha percorso centinaia di chilometri a bordo di un treno senza esibire il green pass rafforzato, obbligatorio dal 10 gennaio su tutti i mezzi.

Il singolo fatto ha scatenato i commenti sotto al posto dell’attivista che, legittimamente, si è chiesta se non fosse meglio controllare “prima di salire”. “Già all’acquisto del biglietto si dovrebbe esibite il green pass sennò stai a casa”, suggerisce un utente. “É pazzesco…Non c è una reale organizzazione, tutto solo su carta e i novax sguazzano”, commenta qualcun altro, confermando che a bordo dei treni i controlli sembrano una chimera. Ma c’è anche chi si appella al senso civico dei cittadini: “Ma tutto dev’essere colpa dello Stato o della persona che non ha il senso civico visto che lo sanno pure i sassi che ci vuole il greenpass?”.

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  1. Non iniziò con le camere a gas.
    Non iniziò con i forni crematori.
    Non iniziò con i campi di concentramento e di sterminio.
    Non iniziò con i 6 milioni di ebrei che persero la vita.
    Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”.
    Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione.
    Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso.
    Iniziò con le leggi che distinguevano le persone in base alla “razza” e al colore della pelle.
    Iniziò con i bambini espulsi da scuola, perché figli di persone di un’altra religione.
    Iniziò con le persone private dei loro beni, dei loro affetti, delle loro case, della loro dignità.
    Iniziò con la schedatura degli intellettuali. Iniziò con la ghettizzazione e con la deportazione.
    Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile,
    obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse “normale”.

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