Pregliasco nega persino i decessi certificati! Le balle della Wanna Marchi dei virologi: non è vero che i vaccinati non muoiono. I dati Iss smentiscono le sue fake news

Un botta e risposta dai toni accesi, quello andato in scena durante l’ultima puntata del talk show Zona Bianca su Rete 4 tra il virologo Fabrizio Pregliasco e il medico Massimo Citro. Durante il quale il dottore ha affermato che un vaccino dovrebbe aiutare le persone a non infettarsi con il virus e di conseguenza a non contagiare gli altri, cosa che gli attuali prodotti anti-Covid non fanno: “Non solo la gente si infetta subito dopo l’inoculazione, ma c’è anche uno studio molto interessante, pubblicato su Cell Discovery, dove proprio si dimostra che queste persone si infettano immediatamente. E poi sul contagio ci sono molti studi a confermare che i vaccinati contagiano a loro volta, come quello dello Spallanzani, pubblicato l’anno scorso”.

“La stessa Pfizer, nel protocollo della sperimentazione pubblicato l’anno scorso, ha scritto chiaramente che il vaccinato può infettare per contatto e per inalazione – ha aggiunto Citro – Il vaccino non è prevenzione”. A quel punto Pregliasco ha sbottato: “Basta! Non si può dire una cosa così! Almeno non dire questa cosa! Il miglioramento c’è stato, con la riduzione della mortalità!”. Secondo il virologo, dunque, grazie ai farmaci anti-Covid i vaccini morirebbero in maniera minore rispetto a chi invece rifiuta l’inoculazione. Peccato che i dati forniti dall’Iss dipingano una realtà ben diversa.

I dati dell’Istituto Superiore della Sanità relativi al mese di maggio 2022 avevano dimostrato perfettamente come l’equazione vaccinato = meno rischi per la salute non sia in realtà tale. I numeri assoluti smentiscono infatti chi afferma che i non inoculati starebbero riempiendo ospedali e terapie intensive: i ricoverati sono stati 1.656 non vaccinati e 7.429 persone che hanno ricevuto la terza dose. In rianimazione sono finiti 79 non inoculati e 310 completamente vaccinati: tra cui 290 con terza dose e 20 con seconda dose ricevuta da meno di 120 giorni. Per quanto riguarda i decessi, a maggio 2022, 304 riguardano i non vaccinati, 1.095 le persone con terza dose.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >
https://t.me/capranews

Numeri assoluti confermati dai tassi di incidenza, che tengono conto del fatto che, a causa degli obblighi imposti dal governo, i vaccinati sono molti più dei non vaccinati: le tabelle Iss che mostrano i l’incidenza di infezioni, ospedalizzazioni e decessi per 100mila abitanti evidenziavano come non ci fossero differenza nei contagi, 1355 non vaccinati e 1263 con ciclo completo e booster. Nei ricoveri ordinari si contavano 60,7 non vaccinati e 17,4 con terza dose: il rischio relativo di ospedalizzazione in questo caso era addirittura superiore nei tridosati, 3.5, che nei non sierati: 3.1. Peggio ancora in terapia intensiva: dove il rischio relativo era 2.5 nei non vaccinati e 3.9 negli immunizzati con terza dose. Infine i decessi: rischio relativo a 4,5 nei non vaccinati, 6,4 nei tridosati. La conferma della bugia raccontata da Pregliasco.

 

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

“Ne ha uccisi più del virus stesso”. Lo studio choc che inchioda il “modello Speranza”: i dati italiani sulle efferate chiusure imposte dal parassita sono da brividi

Next Article

Torino come Firenze! Nuova sentenza che obbliga l'Asl non solo a reintegrare il dipendente senza vaccino, ma anche a ridargli tutti gli arretrati

Related Posts