Draghi, l’umiliazione tutta da godere! Mentre sta partendo il voto di fiducia, si scopre che mancherà con ogni probabilità persino il numero legale

Chiede la fiducia e 3/4 della sua maggioranza dichiara che uscirà dall’Aula. Nemmeno il numero legale per Mario Draghi, che con ogni probabilità già stasera rassegnerà le dimissioni definitive da Mattarella. Alla fine ha ottenuto quello che voleva: andare via prima della tempesta. Addio Mario Draghi, game over.

Manca il numero legale, slitta il voto?
Potrebbero esserci i ‘supplementari’ nella votazione per la fiducia al governo Draghi. Con M5s e centrodestra orientati a non partecipare in aula, potrebbe mancare il numero legale, fissato oggi alla metà più uno dei componenti l’aula al netto dei senatori in missione. L’asticella perché il voto sia valido è quota 142. Al momento Draghi può contare su meno di 100 voti. La stessa presidente Casellati dopo la dichiarazione di Castellone dei M5s sottolinea che se i M5s non partecipano al voto manca il numero legale. “Mancherà il numero legale”, dice Casellati. In tal caso la convocazione sarebbe aggiornata per un’altra votazione. Questo sempre che il presidente Mario Draghi non decidesse di dimettersi prima.

Ore 19.10 M5s, Castellone: togliamo il disturbo
“Noi oggi non partecipiamo a questa risoluzione”. Mariolina Castellone, capogruppo M5s al Senato, lo dice in sede di dichiarazioni di voto sulla fiducia posta sulla risoluzione Casini, concludendo il suo intervento. “Abbiamo capito che il problema siamo noi e non sussistono condizioni minime di leale collaborazione”, dice Castellone, quindi “togliamo il disturbo ma vogliamo rassicurare i cittadini che ci saremo sempre, qui in Parlamento e soprattutto nel paese vicino a chi soffre”.

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Ore 19.06 M5s, Castellone: in 18 mesi smantellate tutte le nostre misure
“Un Governo di alto profilo non dovrebbe schierarsi nettamente contro una forza politica come invece è stato fatto, in questi 18 mesi sono state smantellate tutte le nostre misure”. Lo ha detto Mariolina Castellone, capogruppo del Movimento 5 stelle al Senato, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al Governo. “Abbiamo lavorato in maniera costruttiva per migliorare il decreto aiuti ma nessuna delle nostre proposte è stata accolta. Non abbiamo votato contro, non abbiamo votato” ha aggiunto ricordando che anche Italia viva non ha votato la riforma della giustizia del ministro Cartabia. “La legittimità democratica che lei invoca e la generosità che lei chiede deve anche passare per il riconoscimento dei meriti e del contributo che ciascuna forza politica ha dato in questi mesi. Questa generosità al mio gurppo non è mai mancata”, ha concluso la Castellone.

Ore 18.53 Bernini (FI): Forza Italia non partecipa al voto sulla risoluzione Casini
“Con amarezza ma con la traquillità di chi può dire di aver tentato fino alla fine, FI non parterciperà al voto sulla fiducia posta dal governo solo sulla risuluzione del senatore Casini”. Così Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo.

 

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