“Non fate giocare le vostre bimbe con la Barbie” Laura Boldrini anche oggi trova il modo per farsi insultare da milioni di italiani

di Cristina Gauri per Il Primato Nazionale

Eccolo qui, svelato in tutto il suo splendore sovietico, il sogno di Laura Boldrini: una scuola impostata sul modello dei campi di rieducazione, dove si strappano le Barbie dalle mani delle bambine perĀ riprogrammare i loro cervelliĀ in quelli di piccole femministe in erba. Lo haĀ dichiarato, con tutto il sussiego di cui solo lei puĆ² esser capace, a margine del festival letterarioĀ Il Libro possibile.Ā 

Boldrini vuole togliere la Barbie alle bambine

LaĀ pasionariaĀ del femminismo ai rigatoni ha esordito ieratica bacchettando alcuni giovani perchĆ© rei di essere mentalmente Ā«piĆ¹ ā€œvecchiā€ dei loro nonniĀ», basandosi sullā€™assunto, forgiato da lei stessa, che il femminismo sia indicatore di freschezza e apertura intellettuale, coraggio e modernitĆ . Ā«Conosco donne femministe che hanno 80 anni molto piĆ¹ aperte e coraggiose di tante ragazze che ne hanno 18Ā», solo perchĆ© alcune 18enni, ā€” ormai rare come panda cinesi ā€” per una miracolosa, fortuita combinazione di eventiĀ non si sono ancora fatte lavare il cervello da indottrinamenti vari e sono riuscite ad evitare ā€” fino ad ora ā€” il pungolo ideologico della Boldrini.

Sognare in grande

Unā€™evenienza terribile, questa, per lā€™ex presidente dalla Camera, che suggerisce di risolvere il problema alla radice, nei primi anni dellā€™infanzia. Ā«Io penso che sia la cultura a dovere cambiare. Bisogna iniziare nelle scuole, con lā€™educazione a non dividere i compitiĀ», incalza, Ā«a non dare alle bambine le pentoline e le BarbieĀ ma a farle sognare in grandeĀ». Lasciate che le bambine vengano a lei. Fino allā€™altro ieri si predicava di lasciare scegliere ai bimbi i giocattoli preferiti, evitando di imporli sulla base del genere, ora si ĆØ arrivati al livello successivo: vietare le bambole alle bambine, anche se queste le richiedono specificamente. PerchĆ© se tu, bimba, scegli autonomamente di volerti baloccare con una Barbie, arriva la Boldrini a dirti che Ā«pensi in piccoloĀ». Qualsiasi attivitĆ  ludica che simuli lā€™attivitĆ  materna ĆØ uno spreco di tempo, una diminuzione della figura di Ā«donna nuovaĀ» che campeggia nellā€™encefalo della ex Ā«presidentaĀ». Le pentoline? Ma quelle sono attivitĆ  da pezzenti,Ā vanno lasciate alle sguattere, come la colf moldavaĀ a cui la Boldrini non voleva pagare la liquidazione.

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Chi chiude gli orizzonti?

Esempi di pensiero Ā«in grandeĀ», invece, potrebbero essere rappresentati dalle Ā«astronavi oppure il meccanoĀ». PerchĆ© allora non il camion della monnezza? O una bella piccozza da minatore ottocentesco? MacchĆ©, macchĆ©, le bimbe italianeĀ devono diventare tutte Astrosamanta, per dare figli alla patria esistono gli immigrati. Occorre Ā«smetterla con queste distinzioni e smetterla di chiudere gli orizzonti alle nostre figlieĀ», conclude. Senza rendersi conto, o forse sƬ, che la prima a voler chiudere gli orizzonti alle bambine ĆØ proprio lei. Una sola domanda rimane da porsi:Ā la Barbie transĀ forgiata su modello dellā€™attore Laverne Cox ĆØ dispensata dal veto della Boldrini?

 

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