Dimissioni anche per papa Francesco? Le voci di un clamoroso passo indietro sono sempre più insistenti: vorrebbe garantirsi un successore che prosegua i suoi danni

Pope Francis arrives on wheelchair during the audience to the Participants to Plenary Assembly of the International Union of Superiors General in the Paul VI hall at the Vatican, on May 5, 2022 . (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Le voci di un possibile passo indietro si rincorrono da giorni. Dentro, ma soprattutto fuori, dai sacri palazzi. Sussurrate appena, lasciate correre come suggestioni. “E se Papa Francesco lo facesse davvero?”. Chissà, probabilmente si tratta solo di speculazioni, di deduzioni destinate a ricevere una smentita. Eppure, le recenti mosse operate da Bergoglio hanno riacceso i pettegolezzi su una sua eventuale rinuncia al ministero petrino. Proprio come quella effettuata da Papa Benedetto XVI nel febbraio 2013, con un pronunciamento che avrebbe per sempre cambiato la storia della Chiesa.

Ora, ad alimentare lo spettro di una nuova e clamorosa declaratio sono una serie di circostanze e di decisioni che alcuni media come la Associated Press interpretano come indizi di un possibile scossone in arrivo all’interno del Vaticano. Qualcuno sospetta infatti che Papa Francesco abbia iniziato a preparare il terreno per la propria successione, ipotizzando un’interruzione brusca del pontificato per volontà dello stesso Santo Padre. Tutte supposizioni, chiaramente, che tuttavia si basano su alcune recentissime iniziative di Bergoglio. Una tra tutte, quella di convocare per il 27 agosto prossimo un concistoro per la creazione di 21 nuovi cardinali. Di questi novelli porporati, 16 saranno “elettori”, dal momento che hanno meno di 80 anni e quindi potrebbero partecipare a un eventuale Conclave per l’elezione di un nuovo Pontefice. In questo modo, il Collegio cardinalizio “aggiornato” sarà composto da 229 cardinali, dei quali 132 sono per l’appunto elettori.

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Secondo alcuni, questo nuovo assetto potrebbe garantire a Francesco di avere un eventuale successore in linea con le sue indicazioni pastorali. Cioè, sulla sua stessa linea d’onda. Al contempo, però, c’è chi ricorda che in Conclave non esistono facili automatismi e che le sosprese non sono certo nuove nella storia millenaria di Santa Romana Chiesa. Nell’annunciare il concistoro del 27 agosto, inoltre, Bergoglio ha anche comunicato che ospiterà due giorni di colloqui per informare i cardinali sulla sua recente Costituzione apostolica “Praedicate Evangelium”, che ridefinisce ordini e compiti dei dicasteri della curia romana, istituendone di nuovi. Il documento – interpretato come un ulteriore segno di cambiamento voluto dal Papa – consente alle donne di dirigere gli uffici vaticani, impone limiti di mandato ai dipendenti sacerdotali vaticani e posiziona la Santa Sede come un’istituzione al servizio delle Chiese locali. I contenuti di quei futuri colloqui tra i cardinali e il Pontefice, chiaramente, sono già materia di curiosità.

E poi, a gettare benzina sul fuoco delle speculazioni, c’è stato l’annuncio – da parte dello stesso Francesco – di una visita a L’Aquila il 28 agosto, in occasione delle celebrazioni della festa della Perdonanza. Così, Bergoglio si recherà nella basilica che ospita le spoglie di Papa Celestino V, il Pontefice eremita che si dimise dopo cinque mesi nel 1294. Un dettaglio che ha alimentato suggestioni e ipotesi su una concomitanza forse non del tutto casuale. Inoltre, ci sono le notizie sulle condizioni di salute di Francesco, che di recente – a causa di un’infiammazione persistente al ginocchio – è stato costretto a servirsi di una sedia a rotelle per affrontare gli spostamenti. Lo scorso luglio, inoltre, il Santo Padre era stato operato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon.

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