Vaiolo delle scimmie, la causa? La dottoressa Viola lo dice chiaramente: potrebbe essere un calo dell’immunità collettiva. Vuoi vedere che è il primo danno della vaccinazione di massa?

Antonella Viola: “Vaiolo dalle scimmie per un virus mutato o calo dell’immunità collettiva” .

L’immunologa dell’università di Padova fa alcune ipotesi per capire perché ci ritroviamo con diversi casi fuori dall’Africa e non sempre collegati al contatto con animali infetti.

Come mai si sta registrando un aumento dei casi? “Perché i giovani non sono vaccinati contro il vaiolo e quindi l’immunità a livello di comunità è calata”, spiega Antonella Viola. “Inoltre, i viaggi frequenti favoriscono la circolazione del virus. Non possiamo escludere però che il virus sia mutato e che sia diventato più trasmissibile per gli uomini”, prosegue l’immunologa.

Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale causata dal Poxvirus che colpisce prevalentemente questi e altri animali selvatici, solo talvolta passa all’uomo. Generalmente non è pericolosa, ma in alcuni casi il tasso di mortalità è significativo: per la famiglia dell’Africa occidentale è di circa l’1%, mentre per quella del bacino del Congo può arrivare fino al 10%.

Le infezioni avvengono prevalentemente per contatto incidentale con animali infetti o con persone che hanno soggiornato in zone a rischio; quindi, l’aumento di viaggi può essere una possibile causa dell’incremento. Il contagio avviene per contatto diretto con le lesioni, con i fluidi corporei, tramite goccioline e con gli indumenti contaminati.

Il periodo di incubazione è generalmente compreso tra 5 e i 21 giorni. I fattori di rischio conosciuti sono il contatto con animali attraverso la caccia e il consumo di selvaggina. Si tratta di un virus del tutto simile a quello del vaiolo umano e infatti, la vaccinazione contro il vaiolo umano protegge anche contro questo virus.

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Peccato che il vaccino contro il vaiolo non sia più obbligatorio da molto tempo. Dopo l’Unita’ d’Italia, la vaccinazione antivaiolo fu resa obbligatoria per tutti i nuovi nati a partire dal 1888. L’obbligo è stato abolito in Italia nel 1981, dopo che nel maggio 1979 l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ – OMS, ha decretato eradicato il vaiolo dalla Terra. È possibile un ritorno dell’obbligo del vaccino contro il vaiolo? “È troppo presto per trarre conclusioni. – dichiara Viola – Finora il vaiolo delle scimmie non si è diffuso ampiamente negli esseri umani. Speriamo che anche questa volta i contagi si fermino a pochi casi”, conclude l’esperta.

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