Ha unità di sbarco, sembra diretta nel Mar Nero e dunque in Crimea. Unità della Nato partite anche da Sigonella stanno monitorando i movimenti.
I venti di guerra che soffiano impetuosi in Ucraina non risparmiano la Sicilia. In queste ore la Flotta del Baltico della Federazione Russa sta incrociando nel Canale di Sicilia al largo della Sicilia.
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Si tratta della flotta da sbarco russa che sembrerebbe diretta in Crimea, la penisola ucraina occupata nel 2014 dai russi. Sono in tutto – come riposta anche un reportage di Repubblica – sei navi che possono anche trasportare fin sulla spiaggia tank e soldati.
Il transito della flotta russa sta creando apprensione in Occidente e le strutture della Nato stanno monitorando attentamente le mosse. Domenica pomeriggio un pattugliatore Boeing EP-8 Neptune è decollato ad esempio da Sigonella e ha sorvolato le sei navi insieme ad un P72 della Aeronautica italiana. Inoltre il convoglio russo è seguito da navi da guerra della Nato tra cui un incrociatore Usa ma anche unità francesi, spagnole e britanniche all’ingresso del Mediterraneo.
La tensione è altissima anche perché al largo della Calabria è in corso una esercitazione Nato alla quale partecipa la portaerei americana Truman, insieme ad alcuni incrociatori statunitensi, una fregata norvegese e di aerei di tutta l’Alleanza.
Sempre Repubblica ha raccontato che domenica una squadriglia di cacciabombardieri F18 Hornet – come ha comunicato il quartier generale Nato di Napoli – ha simulato un attacco contro un’ipotetica flotta nemica con il lancio di missili a lungo raggio “per offrire un’opzione flessibile e proporzionale ai comandanti nell’affrontare potenziali minacce”. Ma nell’area è apparso un battello spia russo, che da una settimana si aggira tra Tirreno e Ionio con una dotazione di sistemi elettronici per captare tutte le comunicazioni radio e le emissioni dei radar. Nello scenario oltre alla portaerei Usa Truman, ci sono anche le portaerei De Gaulle francese e la Cavour italiana con navi da guerra e due sottomarini nucleari.
Quando l’isola di Taiwan vuole restare indipendente, giustamente, ci si appella all’auto determinazione dei popoli Mentre che, quando il popolo di Crimea, vota per essere separato dai Nazisti ucraini ed essere riammesso come parte della Russia…… Beh, li si parla di occupazione russa, minaccia alle sovranità europee, ecc. . Complimenti, bel sistema di due pesi e due misure!