Torino, Università e rettorato occupati dagli studenti No GreenPass: un colpo di mano sacrosanto dopo le ultime e infami discriminazioni contro di loro

Il colpo di mano dopo la consegna di un documento al rettore: “Basta certificato verde”. Geuna: noi impegnati sul fronte vaccinazioni

No al certificato verde. Il gruppo “studenti No Green Pass” che ha occupato nella notte l’Aula magna del rettorato dell’Università di Torino ed è deciso a restare. Sono entrati ieri sera – una trentina, accanto a studenti anche alcuni lavoratori – e hanno consegnato una lettera al rettore Stefano Geuna in cui sottolineano le loro richieste, più volte ribadite nelle manifestazioni di piazza e nello stesso rettorato, di eliminare la richiesta del certificato.

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Dopo aver consegnato il documento, invece di lasciare l’edificio, sono entrati in Aula Magna dichiarandone l’occupazione: sullo striscione la scritta “studenti e lavoratori fanno occupazione contro tutte le discriminazioni”. In passato alle manifestazioni aveva partecipato anche il docente e giurista Ugo Mattei, che per ora in rettorato non si sarebbe visto. A raggiungerli in queste ore anche altri “No Green Pass”, con viveri e coperte intenzionati a restare: questa mattina sono circa una quarantina i presenti in aula magna.

La foto degli studenti con il cartello “i professori che discriminano e Geuna tace” sta facendo il giro del web,  trovando sostegno da alcuni altri gruppi No Vax e No green Pass, dove c’e chi si sta organizzando per raggiungerli. Sostiene da lontano la protesta Marco Liccione, leader della Variante torinese che non é presente perché al lavoro: “Il futuro appartiene ai giovani e loro devono prendere in mano questa situazione e questo paese per creare qualcosa di migliore. Largo ai giovani, ci stiamo organizzando per andare a sostenerli”. Intanto i manifestanti assicurano: “Continuiamo a oltranza”.

La protesta ha avuto anche un effetto logistico. La conferenza stampa sull’accordo tra l’Università di Torino e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, prevista nell’aula magna alle 11,30, è stata spostata alla Cavallerizza. E proprio in questo ambito il rettore Geuna ha commentato l’occupazione: “L’ateneo è la sede nella quale si possono manifestare le opinioni liberamente perché è giusto che sia così. Noi abbiamo un impegno molto forte per promuovere la campagna vaccinale nella quale crediamo, non a caso avevamo un centro vaccinale in rettorato adesso spostato in via Marenco, sede più moderna che continua a lavorare molto. Crediamo profondamente nell’importanza di vaccinarsi e quando ho incontrato alcuni ragazzi ho cercato di ribadire e convincerli su questi temi, spero di esserci riuscito. Come sapete è un tema molto delicato ed è brutto e dispiace vedere che ci sia ancor certa resistenza nei confronti di una pratica che, oramai è stato ampiamente dimostrato, è l’arma più forte che abbiamo contro questa terribile pandemia”.

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