Inflazione, stangata record al bar: quanto costeranno tra pochi giorni un cappuccino e un cornetto

Non c’è da stare tranquilli neanche al bar. La colazione potrebbe passare dagli attuali 2 euro e 40 (media nazionale per cappuccino + cornetto) a 3 euro e 40, rincarando del 48% “perché i prezzi di latte, zucchero, cacao e uova (intesi come materie prime, non come prodotti finali) sono aumentati del 40%”, fa sapere la Stampa. Il caffè al supermercato ha già fatto +20% l’anno scorso e rischia il bis nel 2022, per la pasta e il pane rincari anche del 38%. Colpa dell’inflazione, che pareva quasi scomparsa.

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L’associazione Federconsumatori fa sui prezzi nel 2022, “scontano un certo riflusso inflattivo nel prosieguo: per esempio la stima per l’energia nell’intero 2022 è +18,9% ma nel primo trimestre le bollette della luce hanno già fatto +55% e quelle del gas +41,8%, perciò negli altri tre trimestri dovranno frenare decisamente per fare media 18,9%”, così scrive sempre la Stampa. Ma certe previsioni lasciano il tempo che trovano. Per ora sono in arrivo solo stangate.

Il presidente di Federconsumatori, Michele Carrus, punta il dito anche in tutt’altra direzione, sui dispositivi sanitari: “Da quando le mascherine Ffp2 sono diventate obbligatorie ho sentito di prezzi in farmacia fino a 3 euro, nonostante l’accordo firmato col generale Figliuolo, e so di persone che hanno pagato i tamponi domiciliari anche 150 o 160 euro”. Mentre Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di Union Food-Confindustria, ha spiegato che “acquistare il grano duro italiano è difficile in questo periodo. Anche se la sua quotazione è aumentata del 70%, costa ancora meno di quello straniero, e viene distratto dal mercato italiano per essere venduto ad esempio in Tunisia”. La Coldiretti (associazione di agricoltori) afferma che, “per acquistare il grano italiano basta pagare il giusto prezzo. Molte industrie italiane hanno preferito per anni acquistare il grano in modo speculativo sul mercato mondiale, anziché garantirsi approvvigionamenti nazionali attraverso i contratti di filiera sostenuti dalla Coldiretti”. Sta di fatto però che tra poco al bar dovremmo sborare un euro in più di quello che pagavamo prima per cappuccino e cornetto.

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1 comment
  1. Questa è inflazione dovuta alla scarsità di prodotti:
    le chiusure imposte dal governo, hanno sconvolto la catena di approvvigionamento, non si trova il caffè (ad esempio) dunque il suo prezzo sale, ma non si trova il legname e moltissime materie prime… il petrolio greggio, cotone, soia…
    tutti salgono dal Maggio scorso a causa dei folli, o ben pianificati, piani dei miliardari oligarchi che comandano i governi occidentali.

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