Alberto Chatail, di Treviso, giocatore del Silea, è morto per un malore improvviso all’interno della sua abitazione. Aveva 25 anni
Una drammatica notizia ha sconvolto il mondo dello sport e la comunità trevigiana: Alberto Chatail, studente di Ca’ Foscari e rugbista del Silea, è morto per un malore improvviso la scorsa notte, all’interno della sua abitazione. Aveva 25 anni.
La notizia è arrivata venerdì mattina, 24 febbraio, gettando nello sconforto familiari, compagni, amici. Il Silea Rugby ha annunciato l’immediata sospensione delle proprie attività in segno di lutto. «Siamo sconvolti e senza parole, Alberto era un ragazzo impegnato, disponibilissimo, attento» lo ricorda il presidente del Silea Rugby 1981 Luigi Savian. All’attività sul campo, con la prima squadra del Silea e con i ragazzini dell’under 11 a cui faceva da allenatore, Alberto alternava lo studio e il lavoro da Cisalfa. Addolorato il sindaco di Silea Rossella Cendron come il sindaco di Treviso, Mario Conte. Il 25enne risiedeva infatti nel capoluogo, a S.Antonino.
Chatail, da giocatore in agonismo, era stato sempre sottoposto a tutti i test medici obbligatori e li aveva sempre superati con successo.
In passato Alberto era stato anche musicista in un gruppo locale. «Era un ragazzo straordinario, amante dello sport e della compagnia» racconta chi lo conosce, «non ci capacitiamo di cosa sia successo».
Sono stati i familiari a ritrovarne il corpo senza vita nella sua camera. Era mattina, la sveglia suonava ma lui non si alzava. Quando sono entrati l’hanno trovato esanime sul letto. Inutile scuoterlo, chiamarlo, urlare; inutili i soccorsi dell’ambulanza arrivata a sirene spiegate nell’abitazione di Sant’Antonino, in via Stretta, dove Alberto viveva con papà Frédéric, di origine francese, insegnante e rappresentante, e mamma Rita.
Nelle prossime ore sarà fissata la data dei funerali. Nella serata di venerdì una riunione dei compagni della prima squadra per ricordarlo, tra le H dei campi di Cendon di Silea.
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