“Sui banchi si sta per studiare e concentrarsi, non per chattare”, ha detto il ministro dell’Istruzione, auspicando anche “l’utilizzo dei lavori socialmente utili” per contrastare il bullismo
Al bando gli smartphone tra i banchi. Lo ha annunciato il ministro dell’IstruzioneĀ Giuseppe Valditara, che oggi ha presentatoĀ il piano per l’edilizia scolastica, durante il programmaĀ Porta a Porta: “Penso di intervenire sulla vicenda dei cellulari in classe con una circolare, vedremo se fare altre iniziative. GiĆ una circolare del ministroĀ FioroniĀ aveva vietato i cellulari nelle classi, 15 anni fa, autorizzando sanzioni, a cui non sono favorevole, nei confronti di chi li usava in aula. La ministraĀ FedeliĀ invece approvĆ² una sorta di decalogo che liberalizzava i cellulari ma poi non divenne operativa. A parte quando il cellulare sia richiesto, in classe si va per studiare e concentrarsi, non per chattare. Vanno predisposte le misure per evitare che in classe si faccia altro, come peraltro giĆ stabilito”.
Il titolare dell’Istruzione ha anche affrontato il tema del bullismo: “ĆĀ una persecuzione sistematica, quasi il 25% dei ragazzi ha subƬto episodi di bullismo con una diminuzione, secondo degli studi, addirittura di attesa di vita, depressione ed abbandono scolastico. Non possiamo rimanere inerti. Ho proposto l’utilizzo dei lavori socialmente utili che sono giĆ previsti nello Statuto degli studenti del 1978 ma non sono molto usati. Credo sia necessario, il ragazzo deve concepire che il suo ego ha dei limiti, lavorando per la collettivitĆ deve rendersi conto che ĆØ inserito in una dinamica sociale, non puĆ² essere lasciato solo con il suo ego ipertrofico”.
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