Bonus stufe a Pellet, boom di richieste: non tutti sanno che esistono una serie di agevolazioni per chi decide di passare a questo tipo di riscaldamento nonostante i prezzi stiano aumentando in maniera folle

Bonus stufe a Pellet, come richiederlo: tutte le informazioni utili. Forse non tutti sanno che esistono una serie di agevolazioni per chi decide di passare a questo tipo di riscaldamento. La stufa a Pellet è un’alternativa ecologica ai classici termosifoni. Chi decide di passare ad un impianto del genere può sfruttare alcune agevolazioni previste dal Governo. Vediamo nel dettaglio come funzione il famoso conto termico, erogato dal GSE (Gestore Servizi Energetici).

Bonus stufe a Pellet, come richiederlo: tutte le informazioni utili

Grazie al Conto Termico è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. In pratica è un incentivo a sostituire le vecchie stufe con un impianto di nuova generazione, ottenendo così un rimborso pari al 65% della spesa sostenuta. La domanda va presentata online, fornendo tutta la documentazione richiesta. L’accredito dell’incentivo avviene velocemente, entro 90 giorni dall’installazione della nuova stufa se l’importo speso è inferiore ai 5 mila euro. In caso di importo superiore gli accrediti saranno frazionati in due rate. Poi si può ottenere uno sconto del 50% “per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili”. Il tetto di spesa per ottenere la detrazione fiscale del 50% è fissato in 30 mila euro. Per ottenere la detrazione, però, la stufa deve avere questi requisiti: certificazione a 5 stelle e un rendimento pari o superiore all’85%.

Chi può accedere a questo tipo di servizio

Come riportato sul sito ufficiale del sito GSE, possono richiedere gli incentivi del nuovo Conto Termico sia le pubbliche amministrazioni che i privati. L’accesso agli incentivi può avvenire attraverso due modalità. O per accesso Diretto (la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori) o tramite prenotazione. Sia la domanda presentata in accesso diretto che quella mediante prenotazione sono valutate dal GSE secondo le disposizioni dei procedimenti amministrativi regolati dalla Legge 241/90.

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