“La campagna elettorale ĆØ iniziata all’insegna delle bugie del centrodestra e del centrosinistra che non vogliono raccontare agli italiani come stanno le cose: finita la gara elettorale dal 26 settembre riprenderĆ  l’agenda Draghi, la quarta dose e il green pass sanitario, si tornerĆ  a parlare di lockdown magari energetico, perĆ² tutto questo nĆ© il centrodestra nĆ© il centrosinistra nĆ© il Movimento Cinquestelle lo vogliono dire agli italiani. L’unico modo per fermare questo capitolo giĆ  scritto ĆØ votarci”. Lo afferma a Milano il leader di Italexit, Gianluigi Paragone a margine della presentazione dei candidati alle politiche del 25 settembre prossimo.

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L’elettorato a cui si guarda ĆØ quello “che si ritiene ancora sovrano: un popolo che sa di avere diritti, oltre che doveri, e libertĆ  a cui non vuole rinunciare”, ma nessuna ambizione a sostituire il M5S, ma “a interpretare quel disagio che c’ĆØ nel Paese” spiega. “Quando il vecchio Movimento Cinquestelle prese il 33 per cento vuol dire che c’era un pezzo di Paese che era in sofferenza e chiedeva di rompere il solito schema. Qual ĆØ invece il successo di Conte? Aver salvato i Benetton. Conte ĆØ l’uomo che non ha revocato le concessioni autostradali ai Benetton, ĆØ quello che ha dato i soldi alla famiglia Elkann e Fca per fare le mascherine da distribuire nelle scuole, Conte ĆØ quello che si ĆØ inventato Arcuri, supercommissario a tutto. Sono tutti parte della stessa commedia, una commedia tragica di cui gli italiani stanno pagando il prezzo”, sottolinea Paragone.

“Non sono abitato a guardare i continui andirivieni di Calenda e Renzi, sono due attori del copione draghiano. A me Draghi sembra soltanto un buon incappucciato della finanza, incapace di leggere e interpretare ciĆ² che accade nel mondo delle imprese” conclude.