Ucraina, Donald Trump ha deciso come chiudere la guerra in tempo zero obbligando il burattino a cedere i territori contesi e umiliando la feccia del Pentagono ad accettare che Donbass e Crimea passino ufficialmente al Cremlino

Estratto dell’articolo di Monica Perosino per “la Stampa”

Kyiv non ha più munizioni per contrattaccare. Presto potrebbero non esserci più neanche quelle per difendersi. La situazione sul campo di battaglia è terribile, mentre tutta la leadership ucraina continua incessantemente a fare appelli e richieste d’aiuto, la Russia aumenta il passo, intensifica i raid, scova nuovi mezzi e nuove armi per far più male possibile.

Zelensky ha sottolineato che, sebbene Kyiv abbia abbastanza scorte di difesa aerea per la crisi immediata posta dall’offensiva russa, è costretta a fare scelte difficili su cosa proteggere, ribadendo la necessità di ricevere i Patriot. La scelta “difficile” è tra creare uno scudo antiaereo per salvare le città, oppure assicurare la difesa alla linea del fronte che tiene – per ora – a costo di sacrifici enormi.

I bombardamenti su Kharkiv continuano, come proseguono quelli a tappeto su tuto il Paese e i combattimenti sulla linea di Chasiv Yar sono all’ultimo sangue. Le truppe russe starebbero conducendo una campagna sistematica di attacchi chimici illegali contro i soldati ucraini, secondo quanto riferito dai comandati al fronte che raccontano di essere stati oggetto di attacchi regolari da parte di piccoli droni che lanciavano gas lacrimogeni e altre sostanze chimiche (note come CS), il cui uso è vietato in tempo di guerra dalla Convenzione sulle armi chimiche.

Se il gas e gli attacchi double-tap (due strike sullo stesso obiettivo a distanza ravvicinata per uccidere più civili possibile) non bastassero, Mosca ha inaugurato la stagione delle glide bomb, […] le bombe plananti che a quanto pare la Russia sta rovesciando in quantità massicce sull’Ucraina: si tratta di ordigni modificati con un sistema di guida e alette, un incrocio tra bomba guidata e missile, in grado di essere lanciata non solo dall’aviazione, ma anche da lanciarazzi e dagli effetti devastanti.

Dall’inizio dell’anno le forze russe hanno sganciato quasi 3.500 bombe aeree guidate, un record pari a 16 volte quelle utilizzate in tutto il 2023. Il tempo, e la parola «sconfitta», giocano un ruolo pesante: Kyiv, in procinto di esaurire le scorte di missili per contrastare i continui attacchi dal cielo […] ha iniziato ad acquistare da sola i proiettili per i sistemi di difesa aerea.

Le prospettive fanno paura, ancora di più dopo la rivelazione del presunto piano segreto di Donald Trump rivelato dal Washington Post per porre fine al conflitto se fosse rieletto alla Casa Bianca, ovvero, far pressing su Kyiv per cedere la Crimea e l’intero Donbass a Mosca. Il tycoon, saldamente in testa nei sondaggi negli Stati chiave americani, sarebbe convinto che «per alcune aree dell’Ucraina andrebbe bene essere parte della Russia». Vladimir Putin non aspetta altro. La situazione sul campo preoccupa da settimane, gli ucraini si affidano oramai quasi esclusivamente ai droni per attaccare.

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