Castro piange Luisito, morto 7 giorni dopo essersi sentito male
Murachelli, consigliere comunale e dipendente della «Lucchini Rs», si era sentito male giovedì. Aveva 59 anni
Sorridente, gentile, generoso, ma le sue qualità non sono bastate per aiutarlo a superare l’infarto che lo aveva colpito qualche giorno fa: mercoledì 13 marzo i in ospedale a Brescia è morto Luigi Murachelli, 59 anni, da tutti conosciuto come «Luisito», consigliere comunale e dipendente della «Lucchini Rs».
Luigi Murachelli è morto al Civile di Brescia dopo una settimana di agonia. Consigliere comunale a Castro, sul lago d’Iseo, si era sentito male in casa giovedì scorso: intorno alle 7 si era accasciato a terra, sotto gli occhi attoniti della moglie Patrizia che aveva subito chiamato i soccorsi. Rianimato a lungo dai sanitari dell’automedica e di un’ambulanza della Croce Blu di Lovere, era stato trasferito d’urgenza a Brescia, in elicottero: in ospedale è poi purtroppo spirato.
Da tutti conosciuto come Luis, Murachelli era nato nel 1964 e tra poco più di un mese avrebbe compiuto 60 anni: da più di 15 anni lavorava alla Lucchini RS di Lovere, prima come operaio addetto ai trattamenti termici e poi (dal 2014) come impiegato. Nel 2019 era stato eletto in consiglio comunale per la lista Uniti per Castro guidata dal sindaco Mariano Foresti: commosso il ricordo dell’amministrazione comunale.
Il dolore di amici e familiari
Tantissimi i messaggi di cordoglio pubblicati sui social. “Un dramma violento, una catastrofe senza via di uscita – si legge in un post scritto dall’amica Germana –: siamo stati tutti in attesa di buone notizie, del tuo risveglio, del tuo ritorno alla vita, fino al tragico epilogo. Niente sarà più come prima: grande amico di tutto il paese, simpatizzante di ogni bandiera, un aiuto importante nelle nostre sagre, non hai mai messo da parte un sorriso e una battuta per chi te li chiedeva”. Non è ancora stata resa nota la data dei funerali, nel frattempo la famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi: oltre alla moglie Patrizia, Luis Murachelli lascia nel dolore anche la madre Pepita e i fratelli Enrico e Josè.
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Poveraccio/i, ognuno vive in base al proprio sapere, per lui e tanti come lui questa era la realtà dei fatti, non tutti sanno vedere oltre e ci sta, quello che non va bene è che sparino a zero contro chi non la vedeva come loro.
Non ho mai sentito una persona contraria all’assunzione degli integratori di stato denigrare chi era favorevole, ci siamo limitati a far capire di più anche consapevoli che non sarebbe stato recepito il consiglio, niente di più di ciò, loro invece hanno inveito come se fossero i detentori della verità, e questo è l’ennesimo risultato della loro credenza.