Calenda ancora una volta riesce a farsi ridere in faccia: si mette a dare lezioni di democrazia a Vannacci, proprio lui che ha appoggiato le peggiori nefandezze di Draghi e Speranza

Siamo alle solite: accuse di fascismo fatte ai soliti noti. Carlo Calenda, leader di Azione, ci casca ancora. Questa volta finisce nel mirino Vannacci. Tutto nello studio di DiMartedƬ nella puntata in onda il 13 marzo.

“Lei quando dice che ĆØ uno statista, lei sta dando un giudizio e il suo giudizio ĆØ che ĆØ un uomo di Stato. E questo uomo di Stato tuttavia ha fatto determinate cose. Lei non lo riesce a dire perchĆ© lei non vuol dire quello che ĆØ : io so fascista che, secondo me, sarebbe piĆ¹ dignitoso. PerchĆ© uno non puĆ² raccontare amici miei i0 non vi do un giudizio su Benito Mussolini. PerchĆ© il giudizio puĆ² essere cattivo, medio, buono, articolato ma non darlo vuol dire che lei dentro di sĆ© ce l’ha nel momento in cui lo chiama statista. Lo capisce? Uno puĆ² essere fascista purchĆ© non inciti all’odio mka il problema ĆØ che non puĆ² fare il paravento. Non puĆ² dire mezza cosa e non dirne un’altra”. Roberto Vannacci non si scompone. E alle parole di Calenda risponde con una risata… (VIDEO)

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