L’avvocato Alexandro Tirelli, perito della famiglia, sostiene che tra qualche anno potrebbe tornare in libertà nonostante l’ergastolo
Enrico “Chico Forti”, oggi 65 anni, è stato arrestato negli Stati Uniti nel 1998 con l’accusa di omicidio premeditato e dal 2000 sta scontando in Florida la condanna all’ergastolo. A inizio marzo, a sorpresa, dopo che per anni in Italia si è diffuso un movimento innocentista che ne chiedeva il trasferimento in Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato di aver ottenuto dal governatore della Florida Ron DeSantis l’autorizzazione.
Secondo l’avvocato Alexandro Tirelli, esperto di diritto che in questi anni è stato vicino alla famiglia Forti, soprattutto allo zio Gianni, tra qualche anno dopo il rimpatrio l’ex velista e produttore televisivo potrà uscire dal carcere nonostante la sentenza di ergastolo.
Tirelli, direttore dell’Alta scuola estradizione della Camera penale internazionale, citato dall’Ansa ha spiegato quali sono le tappe del processo che potrebbero far ottenere la libertà a Chico Forti. «Dopo 26 anni dall’applicazione dell’ergastolo, se il condannato resipiscente – che mostra di essersi ravveduto, ndr – ha dimostrato condotta irreprensibile, può ottenere la libertà condizionale», ha spiegato l’avvocato, «Forti grazie alla libertà condizionale potrebbe uscire dunque dal carcere e cominciare il periodo di cinque anni di libertà vigilata al termine del quale, se non avrà commesso ulteriori reati, potrà ottenere la piena libertà, cioè il fine pena».
Intanto si aspetta che Forti torni in Italia.
Dopo l’approvazione del governatore, è stato avviato un complesso procedimento di estradizione. Il detenuto passerà da un carcere statale a uno federale, divenendo competenza del dipartimento di Giustizia statunitense. La sentenza di condanna, tradotta, verrà inviata alle autorità italiane che la gireranno alla Corte d’Appello di Trento.
Il tribunale la recepirà, la riconoscerà e la metterà in esecuzione. A quel punto Forti si presenterà al giudice americano per dare il suo assenso al trasferimento e verrà consegnato alle autorità italiane che si occuperanno del rientro.
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…. poi dicono che il fattore Meloni non è determinante. Per 24 anni chiediamo e non ci rispondono, poi la Meloni chiede e la accontentano…… sinistra italiana accozzaglia di pagliacci