I freni. Il report conferma la maggior parte dei problemi della mobilità alla spina: i consumatori italiani, che si aspettano di spendere meno di 50 mila euro per una Bev, nutrono ancora dubbi sulle elettriche a causa dell’autonomia (45% degli intervistati), del tempo di ricarica delle batterie (40%) e dei costi per la loro sostituzione (38%): va detto, però, che tali preoccupazioni risultano in calo rispetto al 2023. Pesa anche la mancanza di un’adeguata infrastruttura di ricarica: sia in Italia (54%), sia nel resto dei Paesi europei esaminati (media europea 59%), più della metà dei consumatori prevede di dover ricaricare il proprio veicolo a casa. Rimane comunque alta l’attenzione per la sostenibilità ambientale: anche nel 2024, infatti, nel nostro Paese la preoccupazione per l’ambiente sarà la prima ragione (51%) per scegliere un veicolo elettrico, mentre a livello europeo prevale, in media, l’aspettativa di un risparmio sui costi del carburante (53%).
L’attenzione per l’ambiente, dunque, è un driver di scelta che continua a superare il costo del carburante (45%) e la disponibilità di incentivi (36%).
Inoltre, Il 70% dei consumatori italiani è preoccupato per l’impatto dell’intero ciclo di vita di una batteria delle Bev, evidenziando la necessità di strategie di sostenibilità chiaramente definite lungo tutta la catena del valore della produzione.