Lutto nel calcio, morto l’ultima icona anticonformista: era un simbolo iconico della Premier league inglese. Stan Bowles aveva 75 anni

È morto Stan Bowles, leggenda del Queens Park Rangers, all’età di 75 anni. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per il calcio inglese, avendo Bowles lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello sport grazie al suo talento straordinario e alla sua personalità unica.

Considerato uno dei giocatori più talentuosi della sua generazione, Bowles è stato spesso paragonato a Lionel Messi per la sua capacità di cambiare le sorti di una partita con le sue giocate. La sua carriera, costellata da 560 partite nel calcio inglese, di cui cinque con la nazionale inglese, è stata caratterizzata da un forte anticonformismo, che lo ha reso una figura leggendaria.

Prima di diventare un’icona del QPR, Bowles ha mosso i suoi primi passi nel calcio professionistico con il Manchester City, per poi passare al Bury e al Carlisle. Tuttavia, è stato con il trasferimento al Queens Park Rangers nel 1972 che la sua carriera ha preso il volo, segnando 97 gol in 315 presenze in campionato durante le sette stagioni trascorse con il club.

Il QPR ha rilasciato una nota in cui esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Bowles: “È con il cuore pesante che abbiamo appreso la morta dell’icona del QPR Stan Bowles questa sera (sabato), all’età di 75 anni. Tutti i nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici in questo momento incredibilmente difficile. Che riposi in pace.”

Durante la sua permanenza al QPR, Bowles ha quasi condotto la squadra alla vittoria del titolo nella stagione 1975-76, un’impresa che ha contribuito a consolidare la sua fama. Dopo il QPR, ha giocato per il Nottingham Forest di Brian Clough, dove ha vinto la Supercoppa Europea, anche se la sua esperienza è stata segnata da tensioni con l’allenatore.

Le sue ultime esperienze calcistiche lo hanno visto al Leyton Orient e al Brentford, prima di ritirarsi dal calcio giocato. La sua autobiografia del 1996 ha rivelato gli eccessi della sua vita fuori dal campo, compresi problemi con l’alcool, il gioco d’azzardo e la sua vita sentimentale.

Nel 2015, a Bowles è stata diagnosticata la malattia di Alzheimer, che negli anni ha eroso i suoi ricordi. Il suo ritorno a Manchester, per essere accudito dalla figlia Andria, e l’organizzazione di una partita di beneficenza da parte del QPR nel 2017 per sostenere le sue cure, hanno dimostrato l’ammirazione e l’affetto che il mondo del calcio gli ha sempre riservato.

 

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