La sua auto è stata trafitta dal guardrail, dichiarata la morte cerebrale per la giovane insegnante che era alla guida. Una intera comunità sconvolta

Rientrava da lavoro e sulla strada verso casa è stata vittima di un tremendo incidente stradale. Per Alessandra Musolino, 28 anni, di origini tarantine, è stata dicharata la morte cerebrale. La ragazza si era trasferita a Lecce dove lavorava come maestra d’asilo. Poco dopo le 13 di sabato 4 giugno, con un caldo asfissiante, la ragazza procedeva lungo la tangenziale est, una delle bretelle stradali che cingono il capoluogo salentino, con direzione verso sud. Alessandra Musolino era alla guida di una Renault Modus, di proprietà del compagno.

All’altezza dell’uscita 3, quella per la motorizzazione, la marina di Frigole e Lecce, ha perso il controllo dell’auto. Forse una distrazione. Di certo questione di secondi. E di fatto il guardrail ha attraversato l’intero abitacolo scoperchiando il cofano e sfondando il parabrezza per poi uscire dal lunotto e staccando di netto il poggiatesta del lato di guida prima che l’auto si inchiodasse fra cordolo e aiuola. Forse in un moto istintivo, la ragazza ha reclinato il capo evitando l’impatto con la barriera metallica. Da subito, però, le sue condizioni sono apparse disperate.

Alcuni automobilisti di passaggio hanno notato la scena e hanno chiamato il 118. Sul posto sono arrivati i mezzi di soccorso insieme ai vigili del fuoco e agli agenti di polizia locale. Gli operatori sanitari, a fatica, hanno recuperato il corpo, mentre sul posto è arrivato anche il compagno. Respirava ancora quando è stata estratta dall’abitacolo ma le lesioni riportate fra il volto e la clavicola sul lato sinistro sono apparse subito gravissime. Alessandra è stata trasportata all’ospedale Vito Fazzi e ricoverata nel reparto di rianimazione.

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