La meravigliosa beffa della Russia alla feccia della Stellantis: sono riusciti a produrre abusivamente Citroën nuove di pacca comprando i componenti dalla Cina

I russi sono riusciti a produrre Citroën senza il permesso di Stellantis

Hanno importato kit per assemblare C5 Aircross

di Mario Herraez per Auto Bild

Il mondo automobilistico è molto complesso ed è composto da un gran numero di attori la cui interazione può risultare in molti modi diversi. Prendiamo, ad esempio, il caso della Russia , un Paese che molte aziende (di tutti i tipi di settori) hanno abbandonato quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina nel 2022 .

Una di queste è stata Stellantis , che ha cessato tutte le sue operazioni nel Paese, ma, logicamente, non ha potuto portare con sé tutti i suoi beni, cioè le sue strutture. Pertanto, il gruppo automobilistico detiene ancora una quota di maggioranza nello stabilimento di Kalua, dove i modelli dei marchi del gruppo non vengono più prodotti… almeno ufficialmente.

E, secondo Reuters , i russi sono riusciti a trovare il modo di continuare a produrre veicoli Citroën anche senza avere il permesso o il supporto (logistico o di qualsiasi tipo) da parte di Stellantis.

L’agenzia di stampa afferma di aver potuto parlare con due fonti della stessa fabbrica e di aver avuto accesso a documenti privati ​​che confermano che la società russa Automotive Technologies avrebbe importato almeno 42 unità di kit con cui può essere montata una Citroën C5 Aircross. assemblato.

A quanto pare questi kit sarebbero stati prodotti dalla Dongfeng Motor Group in Cina e secondo le informazioni Stellantis non sarebbe stata informata né avrebbe nulla a che fare con l’importazione. Non è inoltre chiaro se i kit cinesi contenessero parti che rientrano nell’ambito delle sanzioni occidentali contro la Russia, di cui Pechino non fa parte.

L’incidente è solo un esempio della situazione che molte aziende hanno attraversato abbandonando la propria attività in Russia, spesso lasciando catene industriali che possono continuare a operare anche senza il loro permesso, nonostante gli impianti rimangano di loro proprietà.

Automotive Technologies necessitava solo delle materie prime per poter assemblare le automobili, poiché disponeva già delle attrezzature necessarie per produrle.

A questo proposito, Stellantis ha solo affermato che a partire dal 31 dicembre 2023 avrà perso ogni controllo sulle sue entità situate in Russia.

Inoltre, la decisione di lasciare il Paese non è stata affatto economica e, secondo lo stesso gruppo imprenditoriale, ha comportato una perdita pari a 144 milioni di euro in contanti e mezzi equivalenti.

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