Cenere in faccia ai bambini durante la Messa, molti feriti: il rito insensato ha provocato a decine di bambini importanti reazioni cutanee

Cenere sulla fronte dei bimbi durante la messa a Castelvetrano, in provincia di Trapani. “Bruciava, qualcuno ha segni evidenti”. Dubbi sul parroco della chiesa San Francesco di Paola, don Giacomo Putaggio, che respinge le accuse: “Faremo analizzare acqua, ceneri e piattino”.

“Faremo analizzare cenere e piattino”

La cerimonia delle Ceneri, che si è svolta come di consueto nel mercoledì successivo al martedì grasso, coincideva quest’anno al giorno di San Valentino. La quaresima si è aperta, così, con tanta paura per decine di bambini che partecipavano al rito della parrocchia di San Francesco di Paola a Castelvetrano, in provincia di Trapani.

Le ceneri impartite sulla fronte con il segno della croce sono recuperate, da tradizione, bruciando il legno di ulivi benedetti dell’anno precedente. Quest’anno don Putaggio le ha mischiate con l’acqua, per poi fare un segno della croce sulla fronte dei partecipanti, in particolare i ragazzini del catechismo delle 18:00.

Non è la prima volta che don Giacomo effettua così il rito delle ceneri per cui all’inizio nulla di strano. Poi, però, abbiamo notato che qualcosa non andava per il verso giusto. All’improvviso tutti i partecipanti sono entrati in agitazione, sia i genitori che i bambini, ai quali bruciava proprio il punto della fronte dove il sacerdote ha spalmato questo miscuglio di acqua e cenere”. Così una fedele presente al rito.

Le conseguenze di quanto accaduto si sono manifestate subito. I bambini hanno cominciato ad avere importanti reazioni cutanee da subito dopo l’impartizione dell’acqua e della cenere.

Continua la parrocchiana: “Qualcuno ha davvero dei segni molto evidenti dovuto al fatto che, mentre alcuni hanno tolto subito le ceneri con un fazzoletto, altri le hanno lasciate per più tempo come segno di rispetto nel confronti del rito. E questo ha portato a una escoriazione più evidente. Dall’altra parte c’è chi invece non ha avuto nulla o solamente qualche piccolo segno”.

Nessuno riesce a spiegarsi quanto avvenuto. “La cosa che più ci rattrista, spiega una fedele è sapere di alcuni parrocchiani che purtroppo non hanno preso molto bene l’accaduto. Tengo a precisare che nessuna colpa può essere accreditata a don Giacomo, che ovviamente non c’entra nulla con l’episodio che, ovviamente, non era preventivato. Infatti la sera, nella celebrazione delle ore 21.00, non ha più utilizzato questo tipo di rito ed è ritornato a “imporre” le ceneri sul capo, per cui a lui la massima vicinanza da parte della comunità”.

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  1. Dunque: Don Giacomo non c’entra nulla…
    ma è stato lui a conservare e spalmare le ceneri.
    La creduloneria dei creduloni può raggiungere vette stratosferiche, come le morti improvvise: “è sempre successo”.

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