La terza giornata del Festival di Sanremo si apre tra le polemiche. Fa discutere lo show di John Travolta che, nel corso della seconda serata, è stato “costretto” a ballare il Ballo del Qua Qua insieme a Fiorello e Amadeus in quella che Rosario Fiorello ha poi descritto come una delle “gag più terrificanti della storia italiana“. A quanto pare Travolta si è rifiutato di firmare la liberatoria per l’utilizzo delle immagini, che non potranno essere riutilizzate e riviste in televisione.
Nel corso della conferenza del terzo giorno di Festival diviene protagonista la co conduttrice Teresa Mannino, che rappresenterà sicuramente la “quota comica della serata”. Intando, la comica ha scherzato sul caso Travolta.
Teresa Mannino ha ironizzato sul caso Travolta: “Mi piace che ci sia attenzione su quello che è successo con John Travolta, però ci dobbiamo ricordare che siamo colonia americana. Questo è niente: siamo sudditi. Arriva Travolta e fa quello che vuole, e Amadeus manco se ne accorge preso dai balletti e dalle foto di suo figlio” ironizza Mannino. “Noi siamo coloni, dobbiamo stare zitti come dobbiamo stare zitti su tutto il resto. Siamo una colonia americana, questo è niente”.
Amadeus e il caso Qua Qua: “Travolta lo sapeva”
Si inserisce un altro tassello sul caso Travolta. L’attore non ha infatti firmato la liberatoria per l’utilizzo del video in cui balla “con le papere” ed è scattato il caso: è stato colto alla sprovvista? Secondo Amadeus, no. Il conduttore ha specificato che l’ospite conosceva bene la scaletta. In conferenza ha anche perso la pazienza: “
Tutto questo dramma su John Travoltoa non lo capisco. Mi sembra più un ‘Sta andando tutto bene, dove possiamo andare a trovare una stro*** per fare polemica?’. È venuto a rimborso spese, ci ha ripensato all’ultimo, non ha preso 400mila euro. Non è colpa mia che gliel’ho proposta, lui all’inizio aveva accettato. Poi in quel momento non l’ha sentita sua. Pensiamo ad Allevi al cast di Mare Fuori…Travolta non si è divertito come pensavamo facesse. Non è successo nulla di grave. Per fortuna c’era Fiorello che ha avuto la genialità di trasformarla in una cosa simpatica anche dopo. Stiamo creando un caso dove il caso non c’è”
Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews