La provincia di Parma è stata colpita da una serie di terremoti, causando apprensione tra gli abitanti della regione. Il primo evento sismico, di magnitudo 3.3, è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) alle 14.55 del 7 febbraio, con epicentro localizzato a soli 4 chilometri dal comune di Langhirano e a una profondità di 20.6 km. Questa scossa è stata seguita da un’altra di magnitudo 3.1 alle 14.57, con epicentro a 6 chilometri da Calestano. Una terza scossa, di magnitudo 2.5, è stata rilevata alle 15.35 con epicentro nuovamente vicino a Langhirano.
Scosse da stamattina, paura in provincia di Parma
Questi eventi sono avvenuti dopo che, all’alba del medesimo giorno, quattro scosse di lieve entità erano già state registrate tra Langhirano e Calestano, suggerendo un’attività sismica costante nell’area. Tuttavia, nonostante la sequenza di terremoti, non sono stati segnalati danni a persone o strutture, un fatto che ha fornito un certo sollievo alla popolazione locale.
L’INGV ha inoltre registrato una scossa di terremoto con una magnitudo stimata provvisoriamente tra 2.9 e 3.4 alle ore 14.55 nei pressi di Parma, seguita da un ulteriore sisma di magnitudo 2.6 alle 14.53 con epicentro vicino a Felino. Queste rilevazioni indicano un’intensa attività sismica nella regione, che rimane sotto stretto monitoraggio.
Nonostante la frequenza degli eventi sismici, la prontezza delle autorità locali e delle comunità nel gestire la situazione ha evitato conseguenze più gravi. I cittadini sono stati invitati a rimanere informati attraverso i canali ufficiali e a seguire le eventuali raccomandazioni delle autorità, mantenendo al contempo la calma.
La serie di terremoti ha evidenziato l’importanza della preparazione e della resilienza delle comunità di fronte a tali eventi naturali, sottolineando la capacità di risposta della regione di fronte all’impredicibilità delle forze della natura.
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