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Roma, giovane scopre di essere incinta di cinque mesi durante la transizione per cambiare sesso
Sono in corso degli accertamenti sulla salute dell’uomo e del feto per capire se le terapie ormonali hanno causato danni
Tratto da Tgcom24.Mediaset
Un giovane diĀ Roma ha scoperto di essere incinta di cinque mesi a transizione di genere quasi ultimata.
Il raro caso, seguito da una importante struttura sanitaria della Capitale, ĆØ stato raccontato daĀ la Repubblica. Il quotidiano ha spiegato che sono in corso degli accertamenti sulla salute di Marco (nome di fantasia,Ā ndr) e del feto per capire se le terapie ormonali hanno causato danni.
La storia di Marco
Ā Marco non si riconosceva nel suo corpo di donna. E, cosƬ, anni fa, ha iniziato il percorso per cambiare sesso, partendo dalll’iter psicologico per accertare e avere diagnosticata la disforia. Successivamente, con la terapia ormonale, il suo corpo ha iniziato ad assumere sembianze maschili: i peli, la barba. Il giovane si ĆØ poi sottoposto a una mastectomia, mentre il Tribunale ha autorizzato la rettifica anagrafica del sesso e, quindi, il cambio del nome sui documenti. Quando poi Marco si ĆØ recato in ospedale per controlli, analisi e procedure per l’ultimo tassello della transizione, cioĆØ l’isterectomia (l’asportazione dell’utero), ha scoperto di essere incinta di cinque mesi.
I medici devono ora gestire le difficoltĆ legate all’ultimazione della transizione – l’isterectomia, infatti, in questo momento non ĆØ possibile da eseguire – e gli accertamenti sulla salute di Marco e feto.Ā Giulia Senofonte, endocrinologa romana esperta di percorsi di terapia gender affirming, ha spiegato aĀ la RepubblicaĀ le implicazioni del caso: “Una volta scoperta la gravidanza, la prima cosa da fare ĆØ sospendere immediatamente la terapia. Se l’interruzione non ĆØ stata immediata, possono esserci conseguenze soprattutto nel primo trimestre, momento delicato per l’organogenesi del nascituro. Ć difficile ragionare in astratto: dipende tutto dalla tempistica di sospensione e dal dosaggio di testosterone che la persona sta assumendo”. I rischi per Marco sono invece “dovuti alla combinazione di valori elevati di entrambi gli steroidi sessuali (testosterone ed estrogeni) con ripercussioni sulla salute generale ad esempio sullo stato coagulativo, l’ipertensione arteriosa e cosƬ via”.
“La terapia ormonale blocca il ciclo mestruale ma non ĆØ un contraccettivo. La persona puĆ² continuare a ovulare e, di conseguenza, incorrere nel rischio di gravidanze. Chi si occupa di transizione di solito consiglia pillole contraccettive che si possono usare durante la terapia ormonale”, ha concluso Senofonte.
Al momento, non ci sarebbero grandi rischi per Marco e il feto. Ma solo gli accertamenti in corso potranno confermarlo con certezza.
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si poteva far togliere l’utero ed il resto (isterectomia totale) cosƬ non rompeva il caxxo al prossimo