Non solo il cognato agli arresti, indagato anche il suocero di Matteo Salvini, il potente ras di Forza Italia Denis Verdini, da decenni ‘cliente’ della giustizia italica

IL CONSULENTE AL TELEFONO «C’È UN ACCORDO CON LA LEGA GLI ABBIAMO DATO I NOMI»

Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

«L’importante è che si tengano lì i marescialli a presiedere il fortino» dice Fabio Pileri, terza gamba della Inver srl, socio dei Verdini: Denis e il giovane Tommaso. Ma chi sono i «marescialli»? Sono loro i veri motori di questa storia di possibile corruzione, vale a dire funzionari pubblici ben disposti verso i privati […] come Luca Cedrone, Paolo Veneri, Domenico Petruzzelli.

Più esplicito ancora, in un’altra intercettazione Pileri: «A me non me ne frega un ca… di avere rapporti con questi (dirigenti, ndr ) tanto le gare le vinco con i marescialli non le vinco con loro». E di gare si parla in tutta la documentazione accumulata dai finanzieri del nucleo Pef della Finanza.

[…] Tutto ruota attorno allo stratega Denis Verdini, scrivono i magistrati: «Emerge infatti che Denis Verdini è socio di fatto della Inver e percepisce in nero parte delle somme introitate dalla Inver, decide la sua strategia […] è colui che in virtù del suo peso politico e dei rapporti con il sottosegretario Freni (leghista, amico del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, legato sentimentalmente a Francesca Verdini, ndr ) e con il dottor Bruno che incontra presso l’abitazione o il ristorante del figlio, assicura sponde o appoggi istituzionali tali da consentirgli […] di promettere e garantire ai vari Cedrone, Veneri, Petruzzelli avanzamenti di carriera in Anas o ricollocamento in posizioni lavorative di rilievo».

Subalterno, ma apparentemente motivato, il figlio Tommaso che, di quando in quando, si preoccupa magari per la frase buttata lì da un avvocato suo amico che lo invita a eliminare documentazione compromettente: «Questa è più, è oltre il border… guarda come gestirli, questa cosa qui è un po’ borderline».

Fondamentale allora la collocazione di persone leali all’interno della società appaltatrice. Imprenditori e consulenti appaiono costantemente in affanno per assicurarsi i servigi di questo o quel funzionario come emerge da questa conversazione tra Pileri e un imprenditore che svela un accordo con la Lega: «Quando s’è fatta la lista d’accordo con Massimo, quando nel cda è passato con loro e gli ha dato una mano quello della Lega, lui ha fatto un accordo con quelli della Lega di futura collaborazione con Matteo e con noi tramite Freni un rapporto di intermediazione… ci ha chiesto una lista di persone interne a quel gruppo da aiutare e noi gli abbiamo messo un po’ di persone che ci hanno dato i nostri».

In qualche caso i soci della Inver si lasciano andare ad affermazioni tanto esplicite quanto rischiose come la volta in cui Pileri conclude: «Bisogna tira’ fuori Tommaso da questa cosa, mi devo accollare tutto quanto io, non ci stanno ca… che tengono se no portano dentro tutti e due. Questa è corruzione in cambio di posti».

E se i «marescialli» sono lì a garantire il business ordinario altri personaggi di spicco vengono reclutati per alimentare il sistema: «Ieri sono stato a cena con Tommaso — spiega Pileri — c’era Federico Freni che è il sottosegretario al Mef, siamo stati a cena con un napoletano neo arrivato in Anas, abbiamo parlato molto ci ha dato molte indicazioni».  […]

2. MAZZETTE E NOMINE, ECCO IL SISTEMA VERDINI. E PER I PM IL LEGHISTA FRENI È «A DISPOSIZIONE»

Estratto dell’articolo di Federico Marconi per “Domani”

L’ultima indagine della guardia di finanza di Roma coordinata dalla procura delinea un sistema che lambisce politica, imprese e società di stato: appalti in cambio di consulenze fittizie di centinaia di migliaia di euro e di aiutini per promozioni o nuovi incarichi. Una triangolazione che permette agli imprenditori di avere informazioni riservate e favori per i loro affari, ai “consulenti” di avere forti ritorni economici e a livello di potere di influenza, e ai funzionari pubblici di arrivare al posto ambito, anche attraverso l’interessamento di esponenti del governo.

L’indagine […] ha portato agli arresti domiciliari otto persone, indagate a vario titolo per corruzione e turbativa d’asta. I nomi che spiccano sono due: Tommaso Verdini con suo padre Denis, il potente ex senatore, ora suocero del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. Verdini jr è finito ai domiciliari. Al centro c’è Anas, società statale che gestisce strade e autostrade.

Tra gli indagati anche il socio di Verdini jr nella società di consulenza Inver, Fabio Pileri. Ci sono poi tre funzionari di Anas: Paolo Veneri, dirigente della Direzione appalti e acquisti; Paolo Veneri, suo sottoposto; e Domenico Petruzzelli, responsabile “Assetti Infrastrutturale Reti”. E tre imprenditori: Stefano Chicchiani, Antonio Samuele Veneziano e Angelo Ciccotto.

Nelle carte, tuttavia, c’è anche un altro nome, sebbene non sia tra gli indagati. Si tratta di Federico Freni, salviniano convinto e sottosegretario leghista all’Economia nei governi Draghi e nell’attuale governo Meloni, che ha partecipato a incontri avvenuti tra l’inverno del 2021 e l’estate del 2022 fornendo una «sponda istituzionale» alle strategie di Verdini e soci.

«Sono completamente estraneo a questa inchiesta – dice Freni a Domani – non essendo indagato. Ho visto alcune di queste persone qualche volta, altre non so neppure chi siano. In ogni caso nessuno mi ha mai formulato richieste inopportune».

[…] I detective della finanza hanno scoperto […] che il dirigente Anas Veneri e il suo braccio destro Cedrone parlavano di procedure di gara in corso di svolgimento, assicurando interventi in favore delle società degli imprenditori segnalati da Tommaso Verdini e dal suo socio Pileri.

I due funzionari pubblici, in cambio, «accettavano la promessa di utilità» da parte di Verdini e socio: ovvero di essere raccomandati in sedi politico-istituzionali «tra gli altri presso Massimo Bruno, Chief Corporate Affair Officier di FdS e presso Diego Giacchetti, neodirettore delle risorse umane di Anas» (entrambi non indagati, ndr) per la conferma in posizioni apicali di Anas «o comunque la ricollocazione in ruoli apicali ben remunerati».

Anche Petruzzelli, altro dirigente Anas, sarebbe stato un utile ingranaggio nel sistema. Per lui si sarebbero spesi con il sottosegretario Freni per un ruolo apicale in Autostrade del Lazio, come commissario della Roma-Latina. In cambio del loro appoggio nelle gare in corso o informazioni riservate sulle procedure gli imprenditori sollecitavano gli interventi su Anas, pagando la consulenza dei Verdini e Pileri con lavori nelle case di proprietà o somme di denaro in contanti «per un valore di circa 500mila euro».

[…] Verdini, in cambio di somme corrisposte, «è colui che in virtù del suo peso politico e dei suoi rapporti con il sottosegretario Freni e con il dottor Bruno… assicura sponde e appoggi istituzionali».

A essere preoccupati dagli avvicendamenti in Anas sono Petruzzelli e Cedrone, che in una conversazione parlano con Pileri di un «rapportino dei cattivi e dei buoni» che avrebbe consegnato a una persona di cui non cita il nome. Nella conversazione, sempre Pileri parla di una cena nel ristorante di Verdini a cui avrebbe partecipato anche il sottosegretario Freni che «si è messo subito a disposizione», dice. A inizio gennaio, Cedrone suggerisce a Petruzzelli «di contattare “Federico” (identificabile nel sottosegretario) per parlargli della Roma-Latina a cui Petruzzelli è interessato».

Un altro incontro importante è quello del 24 maggio 2022, negli uffici della Inver. Partecipano i Verdini, Pileri e Francesco Cavallaro (non indagato), rappresentante del sindacato nazionale autonomo di Anas. Nel corso della discussione parlano di una lista di persone da allocare all’interno del Gruppo Fs e ne spiega la genesi: «…è venuto qui Bruno […] …quando nel cda è passato con loro e gli ha dato una mano quello della Lega, lui ha fatto un accordo con quelli della Lega di futura collaborazione con Matteo (non identificato, ndr) […] e con noi tramite Freni un rapporto di intermediazione … e in cambio […] ci ha chiesto una lista di persone interne a quel gruppo da aiutare». Discorsi che potrebbero essere naturalmente privi di basi fattuali.

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