Terrore nella notte, devastato dal fuoco l’ospedale di Tivoli. Quattro pazienti morti. Duecento sgomberati, tra loro anche bambini

Incendio e morte nell’ospedale di Tivoli nella notte dell’Immacolata. Un rogo di vaste proporzioni ha avvolto il San Giovanni Evangelista alle 22,30 circa di venerdì 8 dicembre. Fiamme che hanno sprigionato un fumo denso che ha invaso la struttura. Sono quattro le vittime. Due donne e due uomini. Un uomo di 76 anni e uno di 86. Una donna di 84 anni e una di 86. La porcura di Tivoli ha aperto un’inchiesta.

La prima vittima era nel reparto di Cardiologia, è stata accertata durante lo sgombero da parte dei vigili del fuoco. Altre due erano ricoverate nel reparto di Medicina. La quarta potrebbe essere morta poco prima dell’incendio o durante.
Paura tra i pazienti, circa 200, che sono stati portati via dalla struttura. Tra questi ci sono 7 bambini e una donna incinta messa in salvo con un’autoscala, e i pazienti Covid che si trovavano nel reparto al piano meno uno. (VIDEO)

Nonostante il personale dell’azienda sanitaria abbia messo in atto il piano di evacuazione in breve tempo, alcuni pazienti sarebbero rimasti intrappolati nel reparto al secondo piano di Medicina trasfusionale e in terapia intensiva neonatale, al quinto piano, dove sono ricoverati tre bambini monitorati da personale del 118 perché non si possono trasferire. Molti neonati sono stati portati nelle ambulanze e altri pazienti nella vicina palazzina del Cup. Centocinquanta posti letto, intanto, sono stati allestiti temporaneamente in una palestra. La parte più colpita dell’ospedale è l’ala che si affaccia su via Roma.

L’incendio dal reparto per rifiuti speciali

Le fiamme si potrebbero essere sprigionate al piano meno tre dove si trovano i rifiuti speciali e dove, secondo le prime ipotesi, sarebbe scoppiata una caldaia. Oppure da alcuni locali dove si trovano alcuni ambulatori. Quello che è certo è che dal piano -2 dell’ospedale le fiamme hanno raggiunto il pronto soccorso e la Terapia intensiva. Altri reparti non sarebbero stati invece toccati, ma il fumo molto denso ha invaso tutto l’ospedale e per questo si è resa necessaria l’evacuazione dell’intera struttura.

Le indagini dei carabinieri chiariranno l’esatta dinamica. Aperto con urgenza il coc, il tavolo per le emergenze, tra protezione civile, forze dell’ordine, sindaco e prefettura.

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