“Si parla da anni di femminicidi, eppure le donne continuano a venire uccise. Mi sembra più importante evidenziare che siamo tutti uguali davanti alla violenza”, le parole del generale.
Quello di Giulia Cecchettin “non mi piace chiamarlo femminicidio. Perché chiamare l’omicidio di una donna in modo diverso? Quindi l’assassinio di un tabacchino lo chiameremo commercianticidio? C’è in qualsiasi omicidio una matrice precisa”. Così il generale, Roberto Vannacci, in un’intervista a La Stampa.
L’intervista
“Si parla da anni di femminicidi, eppure le donne continuano a venire uccise. Mi sembra più importante evidenziare che siamo tutti uguali davanti alla violenza”.
Per poi aggiungere: “Il paradosso è che pensare che la responsabilità di quella che chiamiamo cultura patriarcale sia di uomini forti e prevaricatori: è il contrario. Sono gli uomini deboli a fare del male alle donne. Noi educhiamo uomini deboli, non uomini forti. Quelli che ammazzano le donne sono uomini che non sanno stare da soli, che sono dipendenti da loro e che, quando temono di venire abbandonati, perdono la testa. Altro che maschi patriarcali: sono mollaccioni smidollati che abbiamo prodotto noi. Abolendo le punizioni. Se un ragazzo non studia, lo mandi a lavorare invece di fare ricorso al Tar contro i professori che gli mettono 4″. Infine: “Uomini e donne si ammazzano perché perdono il lavoro. Ragazze e ragazzi si suicidano perché vengono bocciati. Il punto non è che i maschi vogliono possedere una donna: è che dipendono da lei. Se perdi una compagna, non ne cerchi un’altra ma ti ammazzi. Se perdi un lavoro, non ti industri per cercarne uno: aspetti il reddito di cittadinanza. Se scenderei in piazza con le mie figlie contro la violenza sulle donne? No, ma possono andarci da sole, se vogliono”.
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Caro Generale, voglio esprimerti il mio totale accordo !!!! Viviamo una fase storica dove la donna ha preso (quasi)) il sopravvento sull’uomo in tutti quei campi ed aspetti che arano prerogativa maschile, vuoi per necessità, per impostazione sociale, per forza fisica e –non ultimo– per ruolo vitale. Oggi la donna sta ingigantendo , alterandola, la sua dimensione , vestendosi da uomo, indossando uniformi varie già maschili, pilota aerei civili e militari, autobus, camion, é entrata con successo nella politica e governo di tanti paesi occidentali, e svolge ogni possibile mansione anche nelle occupazioni civili…….L’uomo non conquista più la femmina, ma si lascia inconsciamente conquistare quando più interessa alla partner…..E’ altresì ben vero che sono le donne a portare la debolezza del maschio alle più disperate reazioni….E non sottovalutiamo la errata eliminazione dell’ obbligo al servizio militare. Convengo altresì che l’uomo NON vive bene da solo, mentre la donna da sola conduce vita normale…. La nostra società sta ormai ingigantendo oltre ogni logica misura questo neologismo chiamato impropriamente “femminicidio”, mentre mai ho letto o sentito il termine “maschilicidio”….Neanch’io scenderei in piazza contro la violenza sulle donne !!!! Ciao