Roberto Speranza, siamo oltre il limite del ridicolo: invece che marcire in galera, il parassita gira l’Italia a raccontare di come abbia ben gestito il sistema sanitario. Avete letto bene

Da oggi nel dizionario italiano dei sinonimi, accanto al termine “faccia tosta” potremo trovare Roberto Speranza. Il nostro, infatti, sta andando in giro per l’Italia a dare lezioni su “come gestire la sanità”. Sì, avete letto bene. Proprio lui che la sanità l’ha devastata, calpestata, distrutta, umiliata. L’uomo della pandemia, dei farmaci sperimentali imposti a tutti con obblighi e Green pass. Come racconta un incredulo Francesco Borgonovo su LaVerità, qualche giorno fa Roberto Speranza era in provincia di Reggio Emilia, a Guastalla, ospite della sezione locale del Pd a spiegare quale sia il grande dramma del sistema sanitario nazionale. “Il problema maggiore – ha rivelato – sono le risorse economiche, ora insufficienti per il sistema sanitario”. Ma attenti, ha anche osato: “E poi le riforme”.

Ma la lezione di Roberto Speranza mica finisce qui. Ha avuto persino l’ardire di vantarsi dei grandi risultati ottenuti nel corso dell’emergenza Covid. “Nel periodo della pandemia – ha detto – eravamo riusciti a portare la spesa sanitaria al 7,4% del Pil. Ora le risorse mancano. La lezione del Covid sembra evaporata, dimenticata. Si torna a disinvestire”. E qui attacca il governo. Sempre lui eh, quel Roberto Speranza: “Nell’ultima manovra di bilancio è stata ridotta questa percentuale, decisiva per la vita e la salute delle persone. Se non ci sono risorse, è impossibile trovare risposte adeguate in tema di personale sanitario, liste d’attesa, qualità dei servizi”. Peccato che i tagli peggiori al sistema sanitario nazionale sono stati fatti ben prima del Covid e da governi che avevano il sostegno suo e del Pd.

Roberto Speranza è quello che ha regalato miliardi di euro a Big Pharma invece di investirli nell’aumento di personale, strutture e macchinari. Ma le lezioni di Speranza su come gestire la sanità non finiscono qui. Continuerà il 13 a Siena, dove è prevista una nuova tappa del suo tour dei circoli. Qui, come hanno spiegato gli organizzatori la conferenza “sarà l’occasione anche per portare l’attenzione sul futuro del Biotecnopolo e del centro anipandemico”. Quelli dove verrà a lavorare un altro paladino del Covid, Anthony Fauci. Ascolteremo attenti un’altra lezione di Speranza. In attesa che chiarisca davanti ai giudici e agli italiani gli sprechi, i fallimenti e le illecità della sua gestione del ministero della Salute che, come certifica ora l’Istat, non è più pubblica

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