Ultima generazione blocca il traffico a Milano. Ci pensa il motociclista a spostare come si deve i Gretini che, come sempre impunemente, si permettono di interrompere un pubblico servizio senza che nessuno batta ciglio

Sei attivisti di Ultima Generazione, hanno bloccato questa mattina 13 novembre la circolazione delle auto, in viale Lucania, a Milano, intorno alle 8.40, srotolando striscioni con la scritta Fondo Riparazione. “Durante la protesta, alcuni automobilisti hanno insultato e provato a rimuovere i manifestanti di loro iniziativa”. Un motociclista “ha persino rischiato di schiacciare la gamba di un manifestante pur di forzare il blocco“, si legge in una nota di Ultima generazione. (VIDEO)

Le forze dell’ordine sono arrivate intorno alle 9 e hanno sgomberato la carreggiata. “Gli eventi estremi causati dalla crisi climatica sono ovunque e sempre più frequenti: a Milano abbiamo visto il nubifragio di luglio che ha provocato la caduta di alberi che hanno fermato la città per settimane e distrutto numerose macchine, e sempre qui due settimane fa l’acqua alta circa un mezzo metro d’acqua ha bloccato tutta la zona Niguarda. Chiediamo al governo azioni concrete, subito”, ha tuonato Alessandra, una delle attiviste, nel corso della protesta. Secondo Ultima generazione “l’Italia affonda nel fango ma il governo pensa alle elezioni europee”.

“Il governo e i partiti che lo sostengono, anziché aiutare gli italiani, sono esclusivamente concentrati sulla madre di tutte le riforme e sulla costruzione di nuovi Centri di Permanenza per il Rimpatrio in Albania”.

La loro richiesta è che sia previsto “un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari”.

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  1. Sarebbe meglio che studiassero di più e che rompessero un po’ le scatole ai politici anzichè ai lavoratori. Sono molti i lavori di manutenzione di strade, fossati e fogne che la politica ha dato in appalto alle multiutili tipo hera che incassano ma non fanno nulla e quando fanno qualcosa fanno danni, tipo le potature eccessive degli alberi che li portano ad instabilità o morte. E il cambiamento climatico, se c’è, non è certo risolvibile da un ulteriori tasse o azioni umane, non si può spegnere il sole.

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