“Chi decide quello che dice Zelensky” L’ambasciatore italiano svela chi c’è realmente dietro il comico Ucraino

lettera a dagospia.com

Caro Roberto,

L’articolo di Starmag, che riprende l’ottimo Scaglione su Limes, mette il dito sulla piaga.

Che cosa è successo a Zelensky che era Stato eletto proprio con una programma elettorale mirante a trovare un’intesa con la Russia?

E’ plausibile che ambienti nazionalisti radicali ucraini (neonazisti?) lo abbiamo frenato ci sono state anche interviste di alcuni esponenti nazionalisti ucraini apertamente minacciose in passato verso le aperture di Zelensky ad un negoziato che componesse la vicenda con la Russia evitando l’attuale carneficina.

Di questo se ne occuperanno gli storici. Oggi rileviamo che la posizione di Zelensky appare sempre più oltranzista sulla pelle dei propri cittadini.

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Se il punto di caduta di tutta la vicenda sarà  la neutralità dell’Ucraina, resta da capire se secondo il modello austriaco o quello finlandese (sono differenti il primo è sostanzialmente disarmato il secondo no) che senso ha prolungare l’agonia quando tutti sanno che la neutralità verso la NATO dovrà essere concessa e Crimea e Donbas sono perduti e probabilmente anche il sud del Paese (Mariupol)?

E’ Zelensky che ha subito una metamorfosi? E’ condizionato (minacciato?) da oltranzisti interni?

Oppure è eterodiretto da Washington e Londra che hanno interesse – adesso che hanno visto le debolezze russe – che Mosca sanguini e si impantani il più possible in Ucraina.

Ho la sensazione che qualcuno voglia combattere la Russia fino all’ultimo ucraino o, addirittura, fino all’ultimo europeo.

Insomma Zelensky sta – forse inconsapevolmente – dirigendosi verso un autodistruttivo punto di non ritorno.

Resto a tua disposizione

Saluti

Marco Carnelos, ex ambasciatore italiano in Iraq

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  1. IL DEFAULT della Russia??? Magari è il collasso di tutto l’Occidente che stanno appresso alla Carta Straccia Euro/Dollaro:

    Il tasso di cambio del dollaro nell’ambito del commercio di valuta alla borsa di Mosca è sceso al di sotto di 81 rubli. Tale diminuzione si è verificata per la prima volta dal 23 febbraio, secondo i dati di trading.

    Pertanto, il tasso di cambio del dollaro è sceso del 3,45%, raggiungendo 80,33 rubli. Il tasso di cambio dell’euro, a sua volta, è sceso dello 0,5%, attestandosi a 92,03 rubli.

    In precedenza, l’analista ha annunciato la possibilità di restituire “un dollaro a 30 rubli”.

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