Migranti, Meloni ora chiede aiuto all’Albania. Intesa per 2 centri da 3mila posti: trasferiti lì solo i naufraghi salvati da navi militari italiane
Per Meloni si tratta di “un accordo che arricchisce un’amicizia storica, una cooperazione profonda tra le nostre due nazioni. Il nostro è un partneriato strategico che si sviluppa attraverso rapporti commerciali di assoluta eccellenza. L’Italia è il primo partner commerciale dell’Albania e il nostro interscambio vale circa il 20% del prodotto interno lordo albanese, ma anche attraverso scambi tra le nostre comunità presenti in Italia e in Albania, intensi rapporti culturali e sociali. Una strettissima collaborazione che già esiste nella lotta a tutte le forme di illegalità e che vede una importante presenza in Albania di forze dell’ordine e di magistrati italiani”. Rama insiste: “Se l’Italia chiama l’Albania c’è”. “Non sta a noi giudicare il merito politico di decisioni prese in questo luogo e altre istituzioni – aggiunge – a noi sta rispondere ‘Presente’ quando si tratta di dare una mano. Questa volta significa aiutare a gestire con un pizzico di respiro in più una situazione e difficile per l’Italia”. Il premier albanese sembra fare propria la battaglia italiana, fino in fondo: “La geografia è diventata una maledizione per l’Italia, quando si entra in Italia si entra in Ue” e “l’Albania – dice poco dopo – non fa parte dell’Unione ma è uno Stato europeo, ci manca la U davanti ma ciò non ci impedisce di essere e vedere il mondo come europei”.
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